New York, la città che non dorme mai, è da sempre un palcoscenico di luci brillanti e insegne iconiche. Ma quest’anno segna un momento cruciale nella storia della capitale culturale americana: il progressivo abbandono delle insegne al neon, sostituite da più fredde luci a LED. Gli appassionati di storia, cultura e persino del cinema, si ritrovano a riflettere sulla scomparsa di un simbolo che ha caratterizzato il panorama urbano per decenni.
La scomparsa delle insegne storiche
Negli ultimi tempi, abbiamo assistito a un vero e proprio funerale per molte insegne storiche di New York. Una delle più recenti perdite è stata quella del Subway Inn, un bar che ha accompagnato il panorama di Midtown Manhattan per quasi novant’anni. Significativamente frequentato da Marilyn Monroe durante le riprese de “La Febbre del Settimo Anno”, il locale ha abbassato definitivamente le serrande, segnando la fine di un’epoca. Il suo segnale luminoso, che ha attraversato tre diverse location, è stato smantellato, un ulteriore segno della transizione che la città sta vivendo.
Altre insegne che hanno fatto la storia, come quelle di Times Square e di Broadway, stanno lentamente scomparendo. Questo 2024 viene celebrato come il centenario dell’installazione della prima insegna, ma piuttosto che festeggiare, il clima è quello del lutto. Grandi nomi come la NBC e l’Apollo Theater di Harlem hanno ricevuto l’approvazione per passare a luci a LED, provocando reazioni contrastanti tra i cittadini e gli attivisti per la conservazione storica.
Il neon: un simbolo di cultura e nostalgia
Il neon è stato più di un semplice illuminante; ha rappresentato un’epoca di glamour e di sogni perduti. Da quando è diventato popolare tra gli anni ’30 e ’70, il neon ha decorato le strade di New York, conferendo personalità a quartieri come Times Square e Las Vegas. Questo tipo di illuminazione ha saputo raccontare storie di aspirazioni e disperazioni, diventando sinonimo di una cultura vibrante e dinamica.
Neon vs. LED: Jeff Friedman, il proprietario di una ditta che si occupa della produzione di insegne, descrive il neon come una luce “più calda” rispetto al LED, paragonandolo a un disco in vinile contro un MP3. Questa definizione suggerisce non solo una preferenza estetica, ma anche una connessione emotiva che molti cittadini nutrono verso queste insegne storiche. Il triangolo di emozioni legato al neon è un simbolo di un’America che continuava a cercare la bellezza anche nelle tenebre.
La lotta per il mantenimento delle insegne storiche
Il dibattito attorno alla sostituzione delle insegnne al neon con quelle a LED ha portato a un aumento di opinioni contrastanti all’interno della comunità di New York. Thomas Rinaldi, autore di “New York Neon”, ha mappato le perdite del neon, rivelando che oggi sono rimaste solo circa 150 insegne in tutta la città. Molti attivisti, come Todd Matuszewicz di Save the Signs Colorado, hanno espresso la loro indignazione durante le audizioni pubbliche. “Nessuno oserebbe mettere un albero di plastica davanti a Rockefeller Center”, ha esclamato, evidenziando la determinazione dei cittadini nel difendere l’identità visiva storica di New York.
Le insegne svanite non sono solo pezzi di storia urbana, ma anche elementi vitali di una cultura pop, costellata da riferimenti cinematografici e letterari. Alcuni di questi luoghi, come il Playpen, un sex bar che ha fatto parte della descrizione di Times Square come quartiere a luci rosse, e lo Smith’s Bar, immortalato in “Taxi Driver”, sono ora solo ricordi che sbiadiscono. Smith’s, infatti, ha chiuso per dare spazio a un dispensario di cannabis, ponendo fine a una lunga storia di ospitalità.
La fine di un’era: cosa ci riserva il futuro?
Guardando al futuro, la città di New York si trova di fronte a una scelta cruciale. La transizione dalle insegne al neon a quelle a LED non è solo una questione di estetica, ma rappresenta anche un cambiamento nella percezione culturale e sociale. L’illuminazione a LED offre benefici in termini di efficienza energetica e di costo, ma a quale prezzo?
Mentre il neon continua a sparire dalla vista, molti abitanti stanno cominciando a comprendere la propria identità legata a queste insegne luminose, simboli tangibili di storie e legami profondi. Come la città continua a evolversi, la sfida rimane quella di mantenere vivo lo spirito di un’epoca, cercando di coniugare innovazione e tradizione in modo armonioso. La ricerca di un equilibrio potrebbe rivelarsi la chiave per preservare ciò che è veramente importante nella metropoli di New York.