Lundbeck Italia, filiale del noto gruppo biofarmaceutico danese, celebra un traguardo significativo: 30 anni di operatività nel nostro Paese. Questo anniversario è occasione per riflettere sul percorso fatto e le sfide che rimangono nel campo delle neuroscienze. Durante un evento istituzionale a Roma, rappresentanti di istituzioni, associazioni di pazienti e esperti si sono riuniti per discutere sull’importanza della salute del cervello, enfatizzando il compito cruciale della compagnia nel fornire terapie per malattie psichiatriche e neurologiche.
Un focus sulle neuroscienze e sulla salute del cervello
Lundbeck Italia è attivamente impegnata nel miglioramento della salute mentale e neurologica dal 1994, operando con istituzioni locali e nazionali. L’idea centrale attorno a cui ruota l’operato della compagnia è che la salute del cervello è fondamentale per il benessere generale. Negli ultimi decenni, le problematiche legate al sistema nervoso sono in aumento e, secondo l’OMS, si stima che una persona su quattro nel mondo possa soffrire di disturbi mentali nel corso della vita. In Italia, più di sei adulti su cento avvertono sintomi depressivi, una realtà che tocca in modo particolare fasce di popolazione vulnerabili. La difficoltà di accesso a cure adeguate e il permanere di stigma sociale verso le patologie mentali spesso ostacolano il trattamento e l’assistenza.
Il profilo delle patologie neurologiche è altrettanto preoccupante: uno studio pubblicato su ‘The Lancet Neurology’ ha rivelato che il 43% della popolazione mondiale vive con una condizione neurologica. I molteplici disturbi, che vanno dall’ictus alla demenza, necessitano di una seria attenzione. La crescita del numero di anni di vita in salute persi a causa della disabilità attribuiti a queste condizioni è aumentata del 18,2% nell’ultimo trentennio. Questo quadro mette in luce non solo l’urgenza di interventi terapeutici tempestivi, ma anche la necessità di sensibilizzazione per un miglioramento della qualità della vita di chi ne soffre.
Il ruolo di Lundbeck nella ricerca e nei finanziamenti
La Fondazione Lundbeck, principale azionista del gruppo, investe da oltre sessant’anni nella ricerca scientifica volta a promuovere la salute del cervello. Questo impegno si traduce in riconoscimenti significativi, come il prestigioso Brain Prize, assegnato annualmente a ricercatori che hanno fatto avanzamenti nel campo delle neuroscienze. Dal suo inizio nel 2011, questo premio ha valorizzato 47 scienziati provenienti da diversi paesi, incluso un riconoscimento per l’italiano Giacomo Rizzolatti nel 2014. Lundbeck Italia non solo collabora con la comunità scientifica, ma si attiva anche in iniziative che pongono la salute del cervello al centro del dibattito politico, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione nelle politiche sanitarie.
L’azienda ha sempre avuto un ruolo attivo nel rafforzare la connessione tra la ricerca scientifica e la pratica clinica, promuovendo agevolazioni nell’accesso ai trattamenti innovativi e facilitando il dialogo tra professionisti della salute e pazienti. L’approccio di Lundbeck, che mira a superare lo stigma associato alle malattie mentali, è cruciale per garantire che le persone ricevano il supporto e le cure necessarie senza essere oggetto di pregiudizio.
Iniziative per il futuro e sensibilizzazione sulla salute mentale
Per commemorare il suo trentesimo anniversario, Lundbeck Italia prevede una serie di eventi e progetti nel 2024, tutti focalizzati sulla sensibilizzazione della salute del cervello. Tra le iniziative più innovative vi è il progetto ‘Coloriamo i luoghi della salute mentale‘, che punta a riqualificare gli ambienti di cura, rendendoli più accoglienti e funzionali, un passo fondamentale per migliorare l’esperienza di chi riceve assistenza.
In aggiunta, è in programma la produzione di cortometraggi come ‘Mi vedete?’, dedicato a evidenziare la depressione giovanile e a stimolare discussioni reali nei contesti scolastici. Attraverso questo tipo di progetti, Lundbeck Italia cerca di coinvolgere direttamente i giovani, affrontando la questione del disagio psicologico prima che si trasformi in patologie più gravi.
Infine, occasioni di dialogo si svolgono anche attraverso eventi pubblici come quello tenutosi ad Ancona in collaborazione con i comici Ale e Franz, volto a promuovere conversazioni aperte sulla salute mentale in un contesto più divertente. La compagnia ha, inoltre, sostenuto rappresentazioni teatrali, tra cui una rivisitazione di ‘Pinocchio’, mettendo in risalto il valore terapeutico delle arti e del teatro nel contesto della salute mentale. Queste attività non solo pongono l’accento sulla necessità di un ambiente di cura inclusivo, ma servono anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della salute mentale e dell’inclusione.