La situazione dei trasporti pubblici in Campania ha vissuto un vero e proprio dramma lunedì scorso, con un considerevole numero di corse di autobus annullate. Le ragioni di questo disservizio stanno alimentando una polemica accesa tra le autorità e i sindacati dei lavoratori, che evidenziano una serie di problematiche legate a condizioni di lavoro e sicurezza dei mezzi.
I numeri del disservizio
Lunedì, le statistiche parlano chiaro: su 2.494 corse programmate, ben 1.281 sono state cancellate, il che equivale a circa il 60% del servizio totale. Questo ha creato notevoli disagi per i cittadini campani, costretti a fare i conti con un sistema di trasporto pubblicamente in crisi. Di queste soppressioni, EAV ha dichiarato che 266 turni su 487 sono stati annullati all’improvviso. Le motivazioni fornite dall’azienda riguardano la presunta insicurezza dei mezzi, ma sono state accolte con scetticismo da parte del sindacato.
Le affermazioni di EAV
Secondo EAV, le giustificazioni addotte per l’annullamento delle corse appaiono “assolutamente pretestuose”. La società ha sottolineato che i mezzi in dotazione hanno un’età media di poco superiore a cinque anni, rendendoli tra i più giovani d’Italia grazie a un recente programma di rinnovo del parco mezzi da parte della Regione Campania. EAV ha respinto le accuse riguardanti la sicurezza dei bus, affermando che gli stessi mezzi oggi considerati non idonei erano stati operativi fino al giorno precedente.
La società ha evidenziato come il fenomeno delle soppressioni sia coinciso con un significativo aumento dei malati tra gli autisti: una vera e propria epidemia ha colpito un autista su tre, complicando ulteriormente la situazione. Questo quadro di malattie, secondo EAV, si combina con una protesta in corso legata all’applicazione di nuovi turni di lavoro per gli operatori di esercizio.
La reazione dei sindacati e delle autorità
I sindacati hanno risposto con fermezza, sostenendo che l’agitazione tra il personale è una reazione legittima a condizioni di lavoro ritenute inadeguate. Le proteste si sarebbero manifestate non solo attraverso l’aumento degli episodi di malattia, ma anche con la segnalazione di “pretestuose anomalie” riguardanti i mezzi di trasporto. I bus, che prima erano regolarmente utilizzati, ora verrebbero sistematicamente esclusi dal servizio.
A fronte di questa situazione, EAV ha richiesto un incontro urgente con la Prefettura, i sindacati, l’INPS, le forze dell’ordine e le autorità competenti. L’obiettivo è discutere le problematiche e comprendere se ci siano i presupposti per configurare una vera e propria interruzione di pubblico servizio, un evento che vorrebbe essere evitato a tutti i costi.
Prospettive future per i trasporti in Campania
L’epilogo di questa vicenda è ancora incerto. Il dialogo tra le parti è fondamentale per trovare una soluzione che garantisca il rispetto delle esigenze lavorative del personale, senza compromettere il servizio offerto ai cittadini. Gli sforzi di EAV per chiarire la propria posizione e ridurre i disservizi stanno proseguendo, ma la situazione rimane delicata. Con l’aumento della domanda di trasporti pubblici e l’urgenza di un ripristino della normalità, resta da vedere quale sarà l’evoluzione di questa crisi e gli eventuali aggiustamenti necessari nel sistema di trasporto campano.