Lungomare di Napoli: chioschi chiusi fino al 2025, decisione del Tar su attività commerciali

La recente udienza al Tribunale Amministrativo Regionale ha stabilito che i chioschi sul Lungomare di Napoli resteranno chiusi almeno fino al 23 gennaio 2025. Questa decisione riguarda in modo particolare i titolari delle attività lungo via Caracciolo, i quali erano in attesa di chiarimenti in merito alla loro situazione commerciale. Il provvedimento ha origine da irregolarità legate agli scarichi e opere edilizie, che hanno portato alla chiusura di queste storiche attività.

La decisione del Tar e le implicazioni per i commercianti

Il ricorso e l’udienza preliminare

Al Tar si è svolta un’udienza preliminare, dove si è discusso il ricorso presentato dai proprietari dei chioschi, costretti a fermare le loro attività a causa di provvedimenti legislativi locali. Oltre alla chiusura, i titolari possono attualmente operare solo come commercianti itineranti, limitando gravemente le loro potenzialità di guadagno e mettendo in difficoltà la sostenibilità economica delle loro attività.

L’assessore comunale Antonio De Iesu ha confermato la bontà della decisione presa dal tribunale, sottolineando la necessità di rispettare le normative vigenti e di tutelare l’ambiente. La questione degli scarichi abusivi in mare ha sollevato polemiche e preoccupazioni tra i cittadini e gli ambientalisti, che chiedono un maggior controllo delle attività commerciali lungo il litorale.

Le conseguenze per il tessuto commerciale locale

L’impatto della chiusura dei chioschi si fa sentire anche sul tessuto commerciale della zona. Queste strutture, considerati punti di riferimento per residenti e turisti, rappresentano una fonte significativa di occupazione e attrazione turistica. La situazione attuale potrebbe indurre una diminuzione delle visite nella zona, con ripercussioni negative anche per i negozi e altre attività presenti.

Dopo la chiusura avvenuta lo scorso luglio, molti dei lavoratori impiegati nei chioschi si sono trovati senza occupazione e in assenza di una chiara prospettiva di recupero. La comunità locale è in attesa di soluzioni concrete che possano salvaguardare i posti di lavoro e garantire un futuro per queste storiche attività commerciali.

Lo scenario legale e le prospettive future

Il rinvio dell’udienza definitiva

Il Tar ha programmato una nuova udienza definitiva per la fine di gennaio 2025, momento in cui si attende una decisione più chiara sul futuro dei chioschi e sull’eventuale revoca delle chiusure. Questa scadenza rappresenta quindi un’importante pietra miliare per gli imprenditori coinvolti e per le autorità locali, che dovranno affrontare anche le sfide legate al controllo delle normative ambientali.

Le aspettative su quanto emergerà dall’udienza di gennaio sono alte. I commercianti sperano in una rivalutazione della loro situazione, mentre il pubblico e gli ambientalisti chiedono maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle autorità. L’esito dell’udienza potrebbe segnare un punto di svolta significativo non solo per i chioschi, ma per tutto il sistema commerciale che ruota intorno al Lungomare.

Misure preventive e modifiche future

In attesa dell’udienza finale, non è da escludere che le autorità comunali possano adottare misure preventive per affrontare le problematiche riscontrate dai chioschi. Proposte come nuove regolamentazioni, verifiche più frequenti e condivisione delle migliori pratiche di gestione ambientale potrebbero emergere nel dibattito pubblico e politico. L’obiettivo rimane quello di garantire un equilibrio tra attività commerciale e salvaguardia ambientale, nella speranza di preservare una delle aree più belle e visitate di Napoli.

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Redazione