L’università Cattolica di Milano presenta il nuovo anno accademico: un tributo e nuove sfide educative

L’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha dato il via al nuovo anno accademico con un evento ricco di significato. La rettrice Elena Beccalli, in un discorso carico d’emozione, ha commemorato importanti personalità accademiche scomparse e ha delineato le ambizioni future dell’istituto. L’anno accademico segna anche un forte impegno verso la crescita e l’internazionalizzazione, fondamentali per la formazione di studenti sempre più consapevoli e preparati per le sfide globali.

Tributo ai grandi della comunità accademica

Durante la cerimonia inaugurale, la rettrice Beccalli ha fatto riferimento al compianto rettore Franco Anelli, la cui scomparsa avvenuta lo scorso 23 maggio ha lasciato un profondo segno all’interno dell’università. Anelli ha guidato l’ateneo per oltre dieci anni, lavori in cui ha contribuito in maniera decisiva a rafforzare la reputazione dell’istituzione, sia a livello nazionale che internazionale. Beccalli ha espresso la gratitudine della comunità universitaria per il suo operato, sottolineando la permanenza del suo ricordo e dell’eredità lasciata.

Allo stesso modo, la rettrice ha dedicato un pensiero affettuoso al sociologo Furio Colombo, scomparso il 14 gennaio, menzionando il suo tratta umano e il contributo prezioso che ha offerto come docente e pro-rettore. Questi omaggi non solo riflettono il legame profondo tra le persone all’interno dell’accademia, ma evidenziano anche l’importanza di una comunità unita da valori condivisi e dalla ricerca del sapere.

Un discorso inaugurale con il cuore aperto

Beccalli ha poi condiviso con i presenti le sue emozioni in merito al suo primo discorso inaugurale da rettrice. Ha messo in luce un aspetto fondamentale della cultura universitaria: la sinergia. Con un linguaggio ispirato, ha descritto l’ateneo come una grande famiglia, dove ogni componente, attraverso la cooperazione, contribuisce alla missione di formare in modo rigoroso e di qualità gli studenti. Questo approccio richiama alla mente l’idea di una comunità coesa, dove le differenze sono visti come opportunità di arricchimento reciproco.

La rettrice ha chiarito che la scelta di descrivere l’università come “famiglia” non è casuale. Essa rappresenta il desiderio di creare un ambiente accogliente e collaborativo, essenziale per favorire lo sviluppo di intellettualità e creatività. In questo contesto, Beccalli ha esteso il suo affetto particolare agli studenti, sottolineando che sono il fulcro dell’operato dell’Ateneo.

Una crescente internazionalizzazione e nuovi corsi di laurea

L’attenzione dell’università Cattolica alla proiezione internazionale è emersa come un aspetto di grande rilevanza nel discorso della rettrice. Secondo le statistiche recenti, c’è stata un’impennata del 18% nel numero di studenti internazionali iscritti, un segnale positivo della reputazione dell’Ateneo che si diffonde in tutto il mondo. Inoltre, l’università si classifica al primo posto in Italia per quanto riguarda gli studenti in uscita, con circa 3.000 opportunità di formazione all’estero ogni anno.

La rettrice ha evidenziato anche l’importanza dell’incoming, con quasi 2.000 studenti che scelgono di venire a studiare a Cattolica, posizione che colloca l’istituto al terzo posto in Italia per questo tipo di mobilità. L’Ateneo è così descritto come un “microcosmo internazionale”, un luogo dove culture diverse si fondono, offrendo a tutti un’educazione di qualità.

In aggiunta, è stata annunciata anche l’espansione dell’offerta formativa a seguito dell’introduzione di nuovi corsi di laurea, arrivando a un totale di 107 programmi. Tra questi, spiccano le lauree in lingua inglese, un passo strategico verso il rafforzamento dell’internazionalizzazione.

Sostenibilità educativa e nuove tecnologie

Un tema centrale del discorso è stato anche l’approccio dell’università verso le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. Beccalli ha parlato della necessità di riflessioni su come queste innovazioni possano arricchire i metodi educativi senza compromettere l’essenza dell’istruzione tradizionale. L’università Cattolica ha intenzione di esplorare con un approccio interdisciplinare come integrare le scienze umane e sociali con le nuove tecnologie, creando occasioni di formazione adatte sia per studenti che per professionisti del settore.

Il piano mira a non solo rispondere a obiettivi pedagogici, ma anche a trattare questioni più ampie come le disuguaglianze educative. La rettrice ha messo in luce il lento avanzamento in molte aree, spesso legato a fattori socio-economici, sottolineando l’importanza di agire per una maggiore equità e accesso all’istruzione. In questo contesto, l’università Cattolica si impegna a proporre linee di intervento focalizzate su un’educazione di qualità.

Il patto educativo e l’impegno con l’Africa

La proposta di un “patto educativo” è emersa come un punto chiave, al fine di garantire che le nuove tecnologie servano come strumenti per arricchire l’esperienza educativa. L’obiettivo è coinvolgere un ampio spettro di attori, dai studenti ai ricercatori, per promuovere insegnamenti che siano inclusivi e rispettosi, seguendo l’esempio del patto globale lanciato da Papa Francesco.

Un’iniziativa di grande rilevanza è il Piano Africa, che mira a posizionare il continente africano al centro della progettualità educativa dell’università. Questo progetto prevede un ampliamento dei percorsi formativi per giovani africani e lo sviluppo di esperienze di volontariato per gli studenti italiani. La rettrice ha espresso l’intenzione di fare dell’università Cattolica un punto di riferimento educativo in Africa, fondando relazioni solide per lo scambio di conoscenze e valori.

Lungi dall’essere un approccio unilaterale, la visione è quella di una cooperazione proficua e bilaterale, fondamentale per affrontare le sfide contemporanee. Con la crescita demografica prevista in Africa, la rettrice ha sottolineato l’importanza dell’istruzione per garantire uno sviluppo sostenibile, proponendo idee innovative e progetti che possano davvero fare la differenza nella vita dei giovani.

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Redazione