Negli ultimi anni le organizzazioni criminali hanno abbandonato il modello tradizionale della mafia per abbracciare un’immagine imprenditoriale più moderna e accattivante. L’utilizzo della tecnologia si è rivelato cruciale per le attività illecite di queste organizzazioni, che sempre più spesso ricorrono a sistemi di comunicazione crittografata, app di messaggistica istantanea e social network. La Direzione investigativa Antimafia ha evidenziato come il traffico di sostanze stupefacenti rimanga la principale fonte di reddito per i cartelli criminali a livello transnazionale, con un crescente coinvolgimento del web nella fase di distribuzione.
Mafie: Cambiamento Verso la Corruzione
Le mafie, allo scopo di adeguarsi ai mutamenti socio-economici e infiltrarsi nell’economia legale, hanno trasformato le proprie strategie passando dall’uso della violenza a tattiche di infiltrazione e corruzione. La Direzione investigativa Antimafia ha segnalato che le organizzazioni criminali preferiscono attualmente concentrarsi su affari imprenditoriali, beneficiando dei capitali accumulati illegalmente. Inoltre, la Dia ha evidenziato come le mafie mostren interesse verso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che rappresenta un investimento significativo con potenziali rischi di infiltrazione delle organizzazioni mafiose nell’economia legale.
Azione Preventiva e Confische: una Lotta Costante
Nella prima metà del 2023, la Dia ha annunciato il sequestro di oltre 29 milioni di beni e il confiscato di quasi 130 milioni di euro alla criminalità organizzata. Gli sforzi di contrasto ai gruppi mafiosi hanno portato al sequestro di beni per un valore di 29.130.500 euro in azioni preventive e 542.343 euro in azioni repressive. Le confische hanno coinvolto beni per un valore di 120.620.101 euro in azioni preventive e 8.230.00 euro in azioni repressive. La relazione ha evidenziato che la criminalità organizzata siciliana ha visto confiscare beni per un valore che si avvicina ai 100 milioni di euro, mentre la Calabria e la Campania hanno subito sequestri per diversi milioni di euro ciascuna. In totale, la Dia ha concluso tredici attività investigative e emesso 63 provvedimenti restrittivi, confermando il costante impegno nella lotta al crimine organizzato.