Manuel Bortuzzo, atleta paralimpico di nuoto, ha raggiunto un traguardo significativo ai Giochi di Parigi 2024, conquistando la medaglia di bronzo nei 100 metri rana categoria SB4. In un’intervista con Adnkronos, il giovane sportivo ha condiviso le emozioni e le sfide affrontate per arrivare a questo risultato storico, dopo aver superato difficoltà enormi a causa di un incidente che ha cambiato la sua vita.
L’importanza del percorso verso le Paralimpiadi
Bortuzzo ha sempre considerato le Paralimpiadi non solo un obiettivo sportivo, ma anche umano e personale. “Vivere le Paralimpiadi era un obiettivo umano e di vita”, ha dichiarato. Durante la preparazione, ha scoperto che poteva aspirare a qualcosa di più che una semplice partecipazione, e l’opportunità di competere rappresentava un coronamento di un sogno. Questa esperienza è stata molto significativa per lui, nonostante le insidie che ha dovuto affrontare, e ha fatto sì che il raggiungimento della medaglia non fosse mai scontato. Le emozioni provate durante la competizione hanno reso il tutto quasi surreale per l’atleta.
Bortuzzo ha quindi espresso la sua gratitudine per il risultato, sottolineando l’importanza della medaglia: “E’ un bronzo che vale un oro, per la mia condizione di adesso.” Riconosce che le medaglie d’argento e d’oro erano a un livello superiore, ma il suo bronzo rappresenta un grandissimo successo considerando le sue attuali capacità. Viste le polemiche legate ai quarti posti, l’atleta ha invitato a riflettere sull’importanza di essere tra i migliori al mondo, sottolineando che il podio stesso rappresenta un grande risultato.
La rinascita dopo l’incidente
Classe 1999, Bortuzzo è emerso come una delle promesse del nuoto, ma la sua vita ha subito una drammatica svolta nel febbraio 2019, quando è rimasto paralizzato a causa di un agguato avvenuto a Roma. Dopo l’incidente, ha intrapreso un lungo e impegnativo percorso di riabilitazione, riprendendo l’allenamento con un obiettivo chiaro: partecipare alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Quella tragica esperienza ha rafforzato la sua determinazione e lo ha spinto a cercare un riscatto attraverso lo sport.
Il nuoto paralimpico, ha spiegato, richiede tecniche e regolamenti diversi rispetto al nuoto tradizionale, e ciò ha comportato un complesso processo di adattamento. “Ho dovuto resettare tutto”, ha affermato, evidenziando le sfide che ha affrontato nella sua preparazione. Nonostante la difficoltà, Bortuzzo si è dimostrato resiliente, trasformando le esperienze negative in motivazione per migliorare.
Il supporto delle forze dell’ordine e l’impatto dello sport
Essere parte delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo delle Forze dell’Ordine, ha fornito a Bortuzzo non solo supporto economico, ma anche un senso di appartenenza a una comunità. “Far parte delle Fiamme Oro è una cosa bellissima… ti fa godere di più dello sport che fai”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza delle relazioni sincere e positive all’interno del gruppo.
Guardando al futuro, Bortuzzo ha in programma di prepararsi per i Giochi del 2028, dedicandosi anche a progetti che mirano a avvicinare le persone allo sport. Il suo sogno è regalare ai giovani emozioni simili a quelle che ha vissuto, dimostrando che lo sport può essere un potente strumento di integrazione e crescita personale.
Le sfide organizzative alle Paralimpiadi di Parigi
Durante le Paralimpiadi, sono emerse diverse problematiche organizzative, tra cui difficoltà negli spostamenti e questioni legate alla sistemazione e alla nutrizione degli atleti. Bortuzzo ha evidenziato che, nonostante il Villaggio Olimpico fosse ben organizzato, le lunghe distanze da percorrere in bus per arrivare ai luoghi di competizione hanno influito negativamente sull’esperienza complessiva.
Ha anche criticato l’insufficiente attenzione riservata alla qualità dei letti e alla nutrizione degli atleti, affermando che sono due aspetti fondamentali in un evento così prestigioso. Nonostante le sfide, l’atleta ha riconosciuto la capacità di adattamento degli atleti paralimpici, la cui determinazione spesso supera le difficoltà logistiche.
Un messaggio per le nuove generazioni
Bortuzzo si propone come un esempio positivo per i giovani che vogliono intraprendere il percorso sportivo, indipendentemente dalle sfide personali. “Tutto è possibile”, ha affermato, incoraggiando chi vive situazioni simili a non arrendersi e a cercare opportunità per avvicinarsi allo sport. La sua esperienza dimostra che il superamento delle difficoltà può portare a risultati straordinari.
Infine, ha anche messo in evidenza l’importanza di una maggiore visibilità per le Paralimpiadi attraverso la trasmissione in chiaro, sottolineando come ciò possa influenzare positivamente la partecipazione giovanile allo sport. La collaborazione tra i logo delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi segnalerebbe un importante passo avanti nell’integrazione e nella valorizzazione dello sport inclusivo, un sogno che Bortuzzo spera diventi realtà nei prossimi anni.