Un intervento di manutenzione a Napoli ha sollevato un acceso dibattito sull’importanza della sensibilità verso le opere d’arte pubblica. Ieri, nel Vico Donnaregina, un murales creato dall’artista Trisha Palma, che celebrava figure femminili emblematiche, è stato compromesso da una canalina esterna installata da operai di una ditta elettrica. L’episodio ha suscitato indignazione tra i residenti e promotor di dell’iniziativa artistica.
All’inizio dell’anno, Trisha Palma ha realizzato un murales in Vico Donnaregina, rendendo omaggio a grandi donne della storia e della cultura, tra cui RITA LEVI MONTALCINI, MATILDE SERAO, ARTEMISIA GENTILESCHI, MICHELA MURGIA e FRIDA KAHLO. Queste figure sono state scelte per rappresentare la forza, l’intelligenza e la resilienza delle donne, dando vita a un’opera significativa non solo per l’arte ma anche per il messaggio sociale che veicola. La scelta di dipingere su un muro pubblico ha permesso a questa iniziativa di raggiungere un vasto pubblico, incrementando la consapevolezza su temi di rilevanza culturale e storica.
Prima della realizzazione del murales, è stata ottenuta l’autorizzazione da parte del condominio. Anna Minucci, titolare della libreria A&MBookstore, ha svolto un ruolo cruciale nella promozione di quest’opera, facendo appello all’importanza di preservare e rispettare il lavoro artistico nel contesto urbano. La comunità locale ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, vedendo nel murales un segno di valorizzazione della storia e della cultura femminile. Tuttavia, nonostante l’approvazione e la sensibilizzazione, l’incidente avvenuto con la canalina elettrica ha sollevato interrogativi sulla cura e il rispetto dovuti a tali opere.
Il problema si è manifestato quando gli operai della ditta elettrica hanno iniziato a installare una canalina esterna che attraversa il murales di Frida Kahlo. Anna Minucci ha spiegato che, durante l’arrivo degli operai, è stata data loro indicazione sull’importanza dell’opera e si è suggerito di installare il tubo in modo che non interferisse con il murales. Malgrado queste comunicazioni, l’intervento è stato eseguito in modo tale da deturpare l’opera, suscitando una notevole indignazione all’interno della comunità.
L’installazione della canalina ha suscitato una reazione immediata sui social media, dove i sostenitori del murales hanno espresso la loro disapprovazione, condividendo post che sottolineano la frustrazione per la rapida compromissione dell’opera. La frase “Sei anni per averti e una mattina per sfregiarti” è diventata emblematicamente rappresentativa della delusione nei confronti di un intervento che ha apparentemente ignorato il valore artistico del murales.
Nonostante la situazione difficile, i promotori dell’iniziativa artistica, guidati da Anna Minucci, hanno dichiarato la loro intenzione di lavorare per ripristinare il murales nella sua forma originale. L’obiettivo è recuperare l’opera d’arte, con la speranza di restituire alla comunità un simbolo di celebrazione delle figure femminili che meritano riconoscimento e rispetto. Gli attivisti locali e i sostenitori del progetto stanno già cercando soluzioni per riparare i danni senza compromettere ulteriori servizi pubblici.
Questo episodio ha aperto un dibattito sulla necessità di procedure di manutenzione più rispettose delle opere d’arte pubblica. È importante che vengano adottate linee guida che prevedano una consultazione tra operatori del settore artistico e imprese di manutenzione, affinché si possa preservare il patrimonio culturale e artistico delle città. La speranza è che il murales di Frida possa tornare a brillare, rappresentando un importante patrimonio culturale e un monito per future interazioni tra arte e urbanistica.