Marcianise, polemiche sullo striscione di Casapound: una ferita aperta nella comunità

Un nuovo episodio di tensione ha scosso la comunità di Marcianise, a pochi giorni dalle celebrazioni del IV Novembre. Nella cornice dell’ormai controversa commemorazione, i militanti di Casapound hanno nuovamente alzato la voce, esponendo uno striscione provocatorio che ha scatenato indignazione e mobilitazione tra diverse associazioni locali e sindacali. Il messaggio ostentato dai neofascisti, “Gli eroi non si nascosero in montagna“, ha riacceso il dibattito sulla memoria storica e sull’eredita del fascismo in Italia, facendo emergere forti sentimenti di opposizione da parte di diversi gruppi.

Reazioni della comunità locale

La risposta della sezione locale dell’ANPI è stata immediata e incisiva. “Siamo estremamente indignati per la protervia neofascista che sta dietro questi gesti“, ha dichiarato un portavoce dell’associazione. Non è la prima volta che Marcianise si trova al centro di simili polemiche; la città ha recentemente visto un aumento delle attività di gruppi di estrema destra, il che ha creato un clima di tensione sociale. L’ANPI ha sottolineato il valore della memoria storica, considerando queste provocazioni come un attacco diretto ai principi democratici su cui è fondato il Paese.

Il sentimento tra i cittadini è di crescente preoccupazione. Molti residenti, indipendentemente dalle loro posizioni politiche, hanno espresso disagio nei confronti delle azioni di Casapound e hanno dichiarato di voler difendere i valori di libertà, democrazia e rispetto reciproco. Inoltre, la comunità sta cercando di mobilitarsi per organizzare eventi e dibattiti che possano contribuire a un’educazione storica corretta e consapevole, incitando alla partecipazione attiva alla vita civica.

L’opposizione sindacale

Anche la CGIL di Caserta ha preso posizione sull’accaduto, definendolo un’ “offesa alla Costituzione” e a chi ha combattuto per la libertà. Il sindacato ha espresso la propria contrarietà a queste manifestazioni, evidenziando la necessità di una reazione collettiva. “Tutto ciò è inaccettabile e non ci vedrà in silenzio“, hanno ribadito i rappresentanti sindacali, richiamando l’importanza di affrontare con coraggio le provocazioni e le offese alla memoria collettiva.

In una nota ufficiale, la CGIL ha messo in evidenza il ruolo centrale della storia nella costruzione di un’identità democratica e inclusiva. Il silenzio di fronte a tali provocazioni, avvertono i sindacalisti, non fa altro che legittimare comportamenti di intolleranza e divisione. La segreteria ha promesso che non ci saranno compromessi, esprimendo l’intenzione di unirsi all’ANPI e ad altre organizzazioni antifasciste per sedersi al tavolo e progettare una serie di azioni concrete per contrastare questa deriva.

L’importanza della memoria storica

Questi eventi non fanno che ribadire l’importanza della memoria storica, un concetto che in Italia continua a essere tema di accesi dibattiti. La Resistenza e la lotta contro il fascismo sono fondamentali nella formazione dell’identità democratica del Paese, e ogni tentativo di riscrivere la storia viene visto come una minaccia alla libertà. La posizione di associazioni come ANPI e sindacati, dunque, risulta cruciale non solo per la difesa della memoria, ma anche per il futuro dell’intera comunità.

Nel frattempo, la comunità di Marcianise rimane unita nella volontà di contrastare questi segnali di ritorno al passato, dimostrando che la lotta per i valori democratici e antifascisti è più viva che mai. Attraverso manifestazioni, incontri e attività di sensibilizzazione, i cittadini si preparano a far sentire la propria voce, garantiranno che la memoria di chi ha lottato per la libertà non venga mai dimenticata.

Published by
Valerio Bottini