Durante la recente trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma, il dirigente sportivo Marco Fassone ha offerto un’analisi approfondita sullo stato attuale delle principali squadre di calcio italiane. Con un focus particolare su Napoli, Inter e Juventus, Fassone ha connotato le diverse situazioni con chiarezza, ponendo un accento sulle differenze strutturali e gestionali delle società.
Napoli e Inter: un modello di solidità
Fassone ha evidenziato come Napoli e Inter siano avvantaggiati rispetto alla Juventus, sottolineando la loro solidità a livello societario. “Queste squadre hanno un’organizzazione consolidata, con dirigenti esperti e un allenatore che sa come gestire il gruppo”, ha affermato Fassone. Questo modello funziona come un meccanismo ben oliato: alle spalle dei calciatori c’è una struttura che fornisce stabilità e una visione di lungo respiro. La Juventus, al contrario, si trova attualmente in una fase di ristrutturazione. Secondo Fassone, questo scenario ricorda le sfide affrontate dalla Juventus dopo Calciopoli, evidenziando come la squadra debba lavorare duramente per ritrovare una condizione di competitività.
Aggiungendo un tocco personale alla discussione, Fassone ha espresso il suo apprezzamento per l’Atalanta, auspicando che la squadra bergamasca riesca a ottenere successi anche a livello europeo. “Spero che possano finalmente raggiungere risultati importanti non solo in patria, ma anche nel continente”, ha commentato. Questo desiderio sottolinea il rispetto per la tolleranza e il lavoro dietro le quinte dei club che, con risorse limitate, riescono a competere ad alti livelli.
Il ruolo di De Laurentiis e l’importanza delle scelte strategiche
Marco Fassone ha poi parlato del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sottolineando la sua importanza nel contesto attuale. “De Laurentiis è una figura fondamentale, un uomo che sa cosa serve per dare solidità alla squadra”, ha sottolineato. Anche se la sua presenza non è sempre evidente, Fassone lo descrive come un leader che sa prendere decisioni cruciali. Questo aspetto diventa determinante nei momenti di difficoltà, quando la visione strategica e la capacità di giudizio di un presidente possono fare la differenza.
Un altro punto sollevato riguarda la scelta di Antonio Conte come potenziale allenatore del Napoli, immaginando le discussioni tra il tecnico e De Laurentiis. Fassone ha evidenziato che Conte è conosciuto per la sua fame di vittorie a breve termine: “Quando accetta un incarico lo fa con una chiara intenzione di vincere subito, e richiede uno staff di fiducia per poter raggiungere i suoi obiettivi”. Questa esigenza di chiarezza nella gestione del club è essenziale per costruire una squadra competitiva.
Le sfide della Juventus nella nuova era
Fassone ha poi posto l’accento sulle sfide che la Juventus sta affrontando nelle ultime stagioni. “Se avessimo preso in considerazione la situazione della Juve sei mesi fa, prima dell’inizio della campagna di mercato di Giuntoli, nessuno avrebbe previsto queste difficoltà”, ha spiegato. Un tema ricorrente è stato il processo di ‘cura dimagrante’ della Juventus, il quale ha portato a una riduzione significativa della rosa e dei costi legati agli acquisti di nuovi giocatori.
La Juventus si trova quindi in una fase in cui deve ripensare strategicamente le sue politiche di mercato e la gestione della squadra, necessitando di tempo e pazienza per stabilire un nuovo corso. Le scelte future saranno determinanti per il ripristino della competitività, non solo in Italia, ma a livello europeo. Fassone ha chiuso il discorso rimarcando quanto sia complesso il percorso necessario per riportare la Juve a livelli di eccellenza, un percorso che richiede un approccio strategico e lungimirante.