La X Corsa della Bora si è confermata come uno degli eventi più attesi del trailrunning invernale italiano, attirando atleti da tutto il mondo. Con un percorso spettacolare che si snoda per 105 chilometri attraverso l’affascinante altopiano carsico, la manifestazione organizzata dall’Asd SentieroUno ha visto trionfare due nomi già noti nel panorama sportivo. Marco Gubert e Nicol Guidolin hanno conquistato i titoli di campioni nelle rispettive categorie, riservando a tutti uno spettacolo coinvolgente e ricco di emozioni.
La manifestazione: un successo internazionale
L’evento ha registrato un’affluenza straordinaria, con oltre 3.000 partecipanti provenienti da oltre 50 nazioni, inclusi atleti provenienti da luoghi lontani come l’Argentina e la Slovenia. Questo afflusso di corridori dimostra l’appeal crescente della Corsa della Bora nel panorama internazionale del trailrunning. Grazie al supporto della Regione Friuli Venezia Giulia e di Promoturismo, insieme alla collaborazione di Coni e Fidal, la manifestazione continua a svelare il suo potenziale. Questa edizione ha registrato numeri record, trasformando la gara in un evento che va oltre il semplice appuntamento sportivo, diventando un punto di riferimento per gli appassionati e i professionisti del settore.
Il tracciato dei 105 chilometri offre non solo una sfida fisica, ma anche un’esperienza visiva indimenticabile per tutti i partecipanti, con paesaggi mozzafiato che caratterizzano la zona. L’aspetto paesaggistico unito alla competizione ha reso la corsa un momento di festa e passione per atleti e spettatori, contribuendo a una vivace atmosfera.
Marco Gubert: un campione dal passato prestigioso
Marco Gubert, già noto per le sue eccellenti prestazioni, ha confermato la sua classe vincendo la gara con un tempo record di 10 ore, 46 minuti e 17 secondi. Il triestino aveva già conquistato la Transgrancanaria nel 2021 e ha dimostrato di essere un atleta di spicco anche in questa competizione. La sua esperienza sulle distanze lunghe e la preparazione meticolosa si sono rivelate fondamentali per ottenere questo successo.
A completare il podio maschile sono stati Diego Zanardo, originario di Treviso, e il francese Jérome Ferris, che hanno dimostrato una forte competitività . L’ascesa di Gubert, atleta genuinamente legato alla sua terra, rappresenta non solo il suo talento, ma anche l’eccellenza degli sportivi trentini nel panorama nazionale e internazionale.
Nicol Guidolin: la costanza premia
Dall’altro lato del podio, Nicol Guidolin ha trionfato nella categoria femminile, completando la gara in 12 ore, 8 minuti e 48 secondi. Già vincitrice in passato nella Corsa della Bora, nelle edizioni del 2024 e del 2023 su distanze più brevi, Guidolin ha dimostrato nuovamente di avere le carte in regola per competere ai massimi livelli. L’atleta triestina, con una carriera ricca di successi, ha battuto le avversarie con una performance convincente, piazzandosi davanti alla slovena Tina Satej e all’austriaca Andrea Ambros.
La sua tenacia e determinazione fanno di Nicol un simbolo di ispirazione per molti giovani atleti. La continuità di prestazioni di livello è un segnale chiaro della sua preparazione e della passione che la guida.
Verso il futuro: unire nazioni attraverso lo sport
L’Asd SentieroUno e gli organizzatori della Corsa della Bora stanno già lavorando per la prossima edizione, prevista per il 2026. L’ambizione è quella di espandere l’evento a un’ottica transnazionale, cercando di unire il territorio italiano a quelli di Slovenia e Croazia. Questo progetto mira non solo a rendere la corsa un evento sempre più inclusivo, ma anche a incentivare la promozione del turismo sportivo in una zona ricca di bellezze naturali e culturali.
Il trailrunning continua a guadagnare terreno e a coinvolgere sempre più appassionati, dimostrando che lo sport può essere un mezzo eccezionale per unire popoli e culture diverse. Con un evento del genere, non ci resta che attendere con ansia le prossime sfide e i futuri protagonisti di una disciplina in continua crescita.