La competizione di sci alpino si infiamma con la straordinaria performance di Marco Odermatt, che oggi ha confermato la sua supremazia nel secondo slalom gigante della stagione di Coppa del Mondo, tenutosi ad Alta Badia. Lo svizzero, dopo un inizio che lo vedeva in terza posizione, ha ribaltato le sorti della gara nel secondo turno, conquistando la vetta e aumentando il suo vantaggio nella classifica generale. I dettagli di questa emozionante giornata di sport rivelano sfide, sorprese e atleti che hanno dato il massimo.
Una prestazione esplosiva di Odermatt
L’atleta svizzero Marco Odermatt ha dimostrato ancora una volta di essere un fuoriclasse ineguagliabile. Dopo una prima manche in cui ha chiuso al terzo posto, distaccato di 0,19 secondi dal croato Zubcic, ha messo in campo una seconda run da record. La sua abilità nel disegnare curve perfette e la sua precisione nel gestire le traiettorie hanno impressionato tutti. Con un tempo totale di 2.31.45, Odermatt ha siglato il suo secondo successo consecutivo nella disciplina, allungando il distacco nella classifica di Coppa del Mondo, dove guida con 540 punti.
Questo trionfo non è solo il risultato di un’ottima preparazione fisica e mentale, ma testimonia anche la capacità di Odermatt di adattarsi alle difficoltà e di rispondere sotto pressione. La sua vittoria in Alta Badia non solo gli consente di mantenere la primazia, ma anche di consolidare il suo status di campione tra le porte.
Sorprese sul podio: il giovane Leo Anguenot
Con la vittoria di Marco Odermatt, il podio ha riservato ulteriori sorprese. Il francese Leo Anguenot, già apparso promettente nella scorsa stagione in Coppa Europa, ha fatto un balzo dalla nona alla seconda posizione. Nonostante il ritorno di un atleta esperto, Anguenot ha dimostrato una grande determinazione e talento, chiudendo a +0.85. Il suo piazzamento è un chiaro segnale della crescita e del potenziale che questa giovane stella del tiro al bersaglio possiede.
Costante nella competizione, Anguenot ha saputo sfruttare ogni opportunità , mettendo in campo un mix di aggressività e controllo, fondamentale per affrontare i tracciati impegnativi. Il terzo posto è andato a Steen Olsen, che ha concluso la gara con un distacco di +0.88, seguito a stretto giro da Zubcic, che ha chiuso a +0.93, dopo aver guidato la prima parte della competizione.
L’andamento finale e le prestazioni italiane
La parte finale della gara ha visto anche altre performance interessanti, con Haugan che si è aggiudicato il quinto posto con un tempo di +1.03. Seguono McGrath e Kranjec , prima dell’ottavo posto di Alex Vinatzer, autore di una seconda manche sopra le aspettative, risalendo dalla 24° posizione fino a chiudere a +1.94.
Per quanto riguarda le speranze italiane, Luca De Aliprandini ha mostrato una buona tenuta, chiudendo al 13° posto nonostante una seconda run non ottimale con un ritardo di +2.22. Purtroppo, le emozioni non sono state positive per tutti gli azzurri, con Zingerle e Talacci eliminati nella prima manche, mentre Della Vite e Borsotti non hanno neppure raggiunto il traguardo.
L’altro grande protagonista della giornata è stato Kristoffersen, che ha trovato un posto nella top-10, assieme a Favrot, protagonista di un’impressionante risalita dalla 27° posizione fino al decimo posto, chiudendo con un distacco di +2.11. Una giornata di sport e prestazioni che segnano un nuovo capitolo nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino.