Il report Mare Monstrum 2024 di Legambiente mette in luce l’emergenza dei reati legati all’abusivismo e all’inquinamento delle coste campane, che nel 2023 si attestano a livelli allarmanti. Con 3.095 reati accertati e un aumento della repressione da parte delle autorità, questo report rappresenta una chiamata d’attenzione su un tema che interessa non solo la Campania, ma anche l’intero Paese.
Il contesto della criminalità ambientale in Campania
Un bilancio inquietante
Il report Mare Monstrum 2024 è stato presentato da Legambiente nel giorno che ricorda l’assassinio del sindaco Angelo Vassallo a Pollica, una figura che incarnava la lotta contro l’illegalità ambientale. Quest’anno, la Campania ha registrato operazioni senza precedenti, con 3.095 reati accertati lungo le sue coste, accompagnati da un impressionante dato di 3.622 illeciti amministrativi. Questo corrisponde a una media di 14,3 illeciti per chilometro di costa, una cifra che fa riflettere sulla gravità del problema edilizio e ambientale.
L’impatto del ciclo illegale del cemento
La relazione evidenzia come il ciclo illegale del cemento continui a predominare. La Campania si posiziona al primo posto in Italia con 1.531 reati accertati, che rappresentano quasi il 15% del totale nazionale. Questa situazione è aggravata dal fatto che le denunce per reati legati al cemento sono aumentate del 18,6% rispetto all’anno precedente, rendendo evidente la necessità di una vigilanza costante da parte delle autorità competenti.
L’azione delle forze dell’ordine
Maggiore repressione e risultati
Legambiente ha messo in risalto come l’efficacia delle operazioni di repressione sia in incremento. Nel 2023, 3.341 persone sono state denunciate o arrestate, registrando un significativo aumento del 7% rispetto al 2022. Anche i sequestri sono aumentati, raggiungendo quota 914, con un incremento del 12% sul precedente anno.
Necessità di un intervento istituzionale
Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente, ha enfatizzato l’urgenza di un intervento più deciso da parte delle istituzioni coinvolte, dai comuni alle ARPA. Le richieste comprendono un potenziamento delle attività di demolizione degli immobili abusivi e la messa al bando di nuovi condoni. Tali misure sono essenziali per tutelare la bellezza delle coste campane e proteggere l’ambiente.
Illegalità marittima e violazione delle norme
L’emergenza dei “cafonauti”
Un altro aspetto interessante del report riguarda il fenomeno crescente dei “cafonauti”, coloro che navigano in prossimità della costa senza rispetto delle normative. Questi individui spesso si muovono a velocità eccessive e ancorano in aree non autorizzate, contribuendo all’acuirsi del problema dell’illegalità marittima. Nel 2023, la Campania si è collocata al secondo posto in Italia per reati legati al codice della navigazione, con un aumento impressionante del 319,4% rispetto all’anno precedente.
I comportamenti scorretti in mare
Molti dei trasgressori sono stati trovati in stato di alterazione e i loro mezzi sono stati attrezzati con casse musicali che emettono suoni ad altissimo volume, violando ulteriormente le norme di tutela ambientale e del quieto vivere delle aree costiere. Questa situazione evidenzia il bisogno di intensificare i controlli e le sanzioni per disincentivare tali comportamenti.
Pesca illegale: la piaga dei datterari
Un fenomeno persistente
Il report pone inoltre l’accento sulla pesca illegale, un problema endemico in Campania, specialmente per quanto riguarda i datterari. Nonostante le operazioni delle Procure da Napoli a Torre Annunziata, la pesca illegale continua a prospettare danni irreparabili agli ecosistemi marini, con oltre 258 tonnellate di prodotti ittici sequestrati nel 2023, maggiormente composti da datteri e crostacei.
Le conseguenze ambientali
Le ripercussioni di questa attività non si limitano solo all’aspetto legale, ma si estendono anche a quello ecologico. L’impatto sul fondale marino e sulla biodiversità tipica delle coste campane è significativo e contribuisce alla necessità di sviluppare strategie efficaci per combattere questa illegalità. La protezione delle risorse marine è cruciale non solo per garantire la sostenibilità degli ecosistemi, ma anche per preservare le tradizioni e l’economia dei territori coinvolti.
L’analisi dei dati di Mare Monstrum 2024 fornisce uno spaccato di una situazione complessa e urgente, mettendo in evidenza tanto i successi nella lotta all’illegalità quanto le sfide ancora da affrontare.