Maria Montessori e la sua rivoluzione educativa: il film “La nouvelle femme” racconta la sua storia

Il nuovo film “Maria Montessori – La nouvelle femme“, diretto da Léa Todorov e distribuito da Wanted, offre uno sguardo originale sulla vita della celebre pedagogista marchigiana. Uscito nelle sale il 26 settembre, il film esplora la figura di Montessori, non solo come innovatrice nell’ambito dell’educazione, ma anche come donna emancipata in un’epoca caratterizzata da forti pregiudizi e limitazioni sociali.

Un ritratto di Maria Montessori: la nuova donna del 1900

Una figura innovativa e controversa

Maria Montessori, la prima donna italiana laureata in medicina, si distinse come una pioniera nel campo dell’educazione. La sua vita personale e professionale si intrecciano in un contesto in cui le donne iniziavano a cercare una propria autonomia. Come descritto da Jasmine Trinca, che interpreta Montessori, la pedagogista si era già allontanata dai modelli tradizionali, facendo scelte audaci, come quella di trascurare il proprio figlio Mario, avuto in gioventù, per concentrarsi sulle sue aspirazioni professionali. Questo aspetto della sua vita la colloca come una figura contemporanea e rivoluzionaria, capace di affrontare le convenzioni del suo tempo.

L’emancipazione femminile nel contesto educativo

Il film di Léa Todorov esplora anche il movimento di emancipazione femminile che stava guadagnando slancio all’inizio del XX secolo. Maria Montessori incarna l’ideale di una donna che non solo cerca il successo personale ma lavora per migliorare la vita degli altri, specialmente dei bambini. La sua lotta per il riconoscimento dei diritti delle donne, in un periodo dominato da un forte paternalismo, è al centro della sua opera. Questo attivismo è ben rappresentato nel film, che affronta le sfide sociali e culturali con cui si scontrava.

Il legame con Lili d’Alengy: una storia di madre e figlia

Un incontro significativo

Un momento cruciale del film è l’incontro tra Maria Montessori e Lili d’Alengy, una sofisticata mondana parigina interpretata da Leïla Bekhti. Questa relazione è fondamentale per evidenziare le speranze e le paure che accompagnano una madre nel difficile compito di accettare e affrontare la disabilità della propria figlia, Tina. Il desiderio di Lili di cercare un aiuto per sua figlia la porta a Roma, dove incontra Montessori, che è in grado di offrire supporto grazie alla sua esperienza con bambini affetti da deficit intellettivo.

L’approccio pedagogico di Montessori

Nel film, la pedagogista non viene rappresentata solo come un’innovatrice nel metodo educativo, ma anche come una figura in grado di instaurare rapporti significativi e empatici con i bambini. La regista Todorov ha dedicato un’attenzione particolare alle scene che mostrano Montessori mentre lavora con i bambini, evidenziando la sua straordinaria capacità di comprendere e rispondere alle loro esigenze individuali.

Jasmine Trinca, parlando del processo di preparazione al film, ha sottolineato come il cast abbia interagito con bambini e famiglie, creando un legame autentico e profondo. Questo approccio ha permesso di rappresentare la figura di Montessori non come una semplice educatrice, ma come una maestra in grado di trasformare la vita di molti, mettendo al centro l’amore e l’empatia.

L’impatto sociale del metodo montessoriano oggi

Le eredità di un’educatrice pioniera

Maria Montessori ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’educazione, creando un metodo che continua ad essere utilizzato e apprezzato in tutto il mondo. Il film “Maria Montessori – La nouvelle femme” non solo celebra la sua vita, ma invita anche a riflettere sull’importanza della sua eredità. L’approccio montessoriano, caratterizzato da materiali didattici innovativi e dall’attenzione al bambino come individuo, si rivela ancora più attuale oggi, in un’epoca in cui il benessere psicologico e l’inclusione sono temi fondamentali nel settore educativo.

Un messaggio duraturo per le nuove generazioni

Il racconto di Maria Montessori nel film di Léa Todorov serve a rinnovare l’interesse per i principi pedagogici che la figura di Montessori ha sviluppato. Ed è un’opportunità per discutere delle barriere che ancora oggi molte donne e bambini devono affrontare nel mondo dell’educazione.La nouvelle femme” rappresenta, quindi, un tributo a una donna che ha cambiato le vite di molti e continua a ispirare generazioni.

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Redazione