Il terzo Forum espositivo dei beni confiscati, tenutosi alla Stazione Marittima di Napoli, ha visto la partecipazione della Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli. In questo evento cruciale, la Presidente ha evidenziato l’importanza della valorizzazione sociale dei beni confiscati, un tema di grande attualità e rilevanza nel contesto italiano e, in particolare, in Campania.
Nel suo intervento, Maria Rosaria Covelli ha aperto la discussione ringraziando l’Assessore Mario Morcone per la sua dedizione. La Presidente ha messo in risalto i risultati positivi ottenuti nel riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati, illustrando come questi beni possano essere un’importante risorsa per la comunità. Secondo il portale ANBSC, sono oltre 3.200 le imprese confiscate in Italia, di cui 545 localizzate in Campania. Questo dato sottolinea l’impatto significativo della criminalità organizzata sulla regione, ma anche il potenziale di recupero esistente.
Il Codice Antimafia, richiamato da Covelli, è definito uno strumento vitale per la lotta contro la criminalità. La Presidente ha affermato che si è arricchito nel tempo di misure sempre più efficaci, rendendo il sistema di prevenzione tra i più avanzati a livello europeo. Sottolinea l’importanza di un approccio multifasico, con riferimento sia alla necessità di un piano giurisdizionale che di uno amministrativo, per affrontare le sfide legate alla gestione di questi beni.
Durante il Forum, il moderatore ha posto questioni significative sulle difficoltà persistenti nel settore. Maria Rosaria Covelli ha evidenziato la necessità di velocizzare le procedure legate al recupero e alla gestione dei beni confiscati. La fase esecutiva è di particolare rilievo, specialmente durante il trasferimento dei beni all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
In questo contesto, la Presidente ha sottolineato l’importanza di effettuare un’accurata valutazione prognostica sui costi e sulle possibilità di mercato per i beni confiscati. Le scelte e la formazione degli amministratori giudiziari sono cruciali per garantire una gestione efficace e produttiva. Un’adeguata supervisione e preparazione possono facilitare un processo di reinserimento dei beni nella comunità.
Maria Rosaria Covelli ha chiuso il suo intervento con una riflessione sull’importanza della collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte. Ha insistito sulla necessità di stabilire protocolli che favoriscano il confronto tra le esperienze e la circolazione delle informazioni. Solo attraverso un dialogo costante e aperto sarà possibile affrontare in modo efficace le sfide poste dalla gestione dei beni confiscati e promuovere il loro utilizzo per il bene collettivo.
L’evento ha rappresentato un’opportunità per mettere in evidenza quanto lavoro rimane da fare e come le istituzioni possano coordinarsi meglio per massimizzare i benefici sociali derivanti da questi beni recuperati.