Mariano Rigillo premiato al Med Festival 2024: una carriera dedicata all’arte e al sociale

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Mariano Rigillo, attore di fama internazionale originario di Napoli, ha ricevuto il prestigioso premio alla carriera durante la serata di chiusura della 27a edizione del Med Festival 2024, tenutasi a Palazzo Rizzo – De Dominiciis di Ascea . Con i suoi 85 anni, Rigillo ha dimostrato di essere ancora in ottima forma, incantando il pubblico con la sua presenza scenica e il suo spirito ironico. Questa cerimonia ha rappresentato un momento di celebrazione non solo per la sua carriera, ma anche per la cultura cinematografica e teatrale italiana.

Il grande percorso artistico di Mariano Rigillo

Mariano Rigillo è nato a Napoli il 1 settembre 1939 e ha trascorso gran parte della sua vita artistica dedicandosi al teatro e al cinema. Diplomato all’Accademia d’arte drammatica “Silvio d’Amico”, ha avuto l’onore di lavorare con prestigiosi maestri come Orazio Costa e Sergio Tofano. Il suo esordio nel teatro risale agli anni ’60, un periodo in cui ha già iniziato a farsi notare per le sue straordinarie capacità interpretative e la sua versatilità.

Rigillo è noto per aver interpretato una vasta gamma di ruoli, un aspetto che lo differenzia nel panorama artistico. La sua abilità di evitare di essere associato a personaggi specifici gli ha permesso di esplorare numerosi generi e tematiche, dimostrando una poliedricità che ha conquistato sia il pubblico che i critici. La sua carriera è costellata di collaborazioni con registi di fama, tra cui Giuseppe Patroni Griffi e Woody Allen, cimentandosi in ruoli che spaziano dal dramma alla commedia.

Il palcoscenico è stato per Rigillo una seconda casa, e il suo impegno professionale si è esteso a casi di grande rilievo nel panorama teatrale italiano. La prossima apparizione sul grande schermo lo vedrà interpretare Eduardo De Filippo, figura iconica del teatro napoletano, in un film diretto da Massimiliano Gallo. Questa attesa partecipazione sottolinea l’importanza della sua figura nel mantenere viva la tradizione teatrale italiana.

Il cortometraggio ‘Medley’ e il tema sociale

Durante il Med Festival, Rigillo ha anche presentato un cortometraggio inedito dal titolo “Medley”, prodotto in collaborazione con la Polizia di Stato. La regia è affidata a Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, con cast che include lo stesso Rigillo nel ruolo principale, assieme a Ruben Rigillo, Valerio Morigi, Silvia Siravo e Anna Teresa Rossini.

Il cortometraggio, realizzato per commemorare il 172esimo anniversario della Polizia, racconta una storia di grande impatto sociale, esplorando il legame tra un giovane poliziotto e un padre anziano affetto da Alzheimer. Questo incontro intergenerazionale si snoda attraverso una narrazione che evoca emozioni profonde, affrontando tematiche di grande rilevanza come la memoria e il rapporto tra padre e figlio. La performance dell’intero cast ha toccato profondamente il pubblico, rendendo “Medley” un’opera con un messaggio significativo.

Maria Grazia Caso, curatrice del festival, ha evidenziato l’importanza di opere come questa nel contesto del Med Festival, esprimendo l’intento di promuovere una funzione sociale attraverso il cinema. La sua visione mira a coinvolgere le nuove generazioni, avvicinandole alla cultura e ai temi contemporanei, rendendo protagonisti i giovani artisti del territorio.

Premi e riconoscimenti al Med Festival 2024

Il Med Festival 2024 ha visto la partecipazione di numerose autorità e personalità del mondo del cinema e della cultura, creando un’atmosfera di celebrazione e riconoscimento per i talenti emergenti. Durante la serata, sono stati consegnati premi a diverse opere cinematografiche, tra cui il miglior cortometraggio “Narimène” di Laure Pradal e il miglior lungometraggio “Zona WAO” di Nagore Eceiza Mujika. Ulteriori menzioni speciali sono andate a opere come “Lisca Bianca” e “The art of healing descendants pain”.

Un momento di particolare significato è stato l’assegnazione del premio Legambiente Campania, dedicato al miglior film con tematica ambientale, andato a “Toxicily” di François-Xavier Destors e Alfonso Pinto. La cerimonia di premiazione è stata condotta con entusiasmo dalla curatrice Maria Grazia Caso, assieme al sindaco di Ascea, avv. Stefano Sansone, e altri membri della giunta locale.

L’amministrazione comunale ha dimostrato un impegno significativo verso la cultura, creando un ambiente favorevole per eventi che promuovono il cinema e la formazione artistica. La nuova giunta, guidata dal sindaco Sansone, ha continuato a investire in iniziative culturali, puntando su una visione che valorizzi il territorio e la sua storia cinematografica.

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