La lotta contro il commercio e la detenzione di fuochi d’artificio illegali si intensifica a Mariglianella, dove le operazioni della Guardia di Finanza hanno portato al sequestro di quasi due tonnellate di articoli pirotecnici prodotti illegalmente. Questo intervento rappresenta un importante passo per garantire la sicurezza pubblica, in un periodo in cui l’uso di materiali esplodenti è particolarmente rischioso. Non sono solo i fuochi d’artificio illegali a rientrare nel mirino delle forze dell’ordine; anche il modo in cui vengono trasportati, spesso occultati in spedizioni apparentemente innocue, solleva preoccupazioni significative.
Scoperta di spedizioni sospette
Nel corso di un’attenta operazione di monitoraggio, i finanzieri del Gruppo di Nola hanno individuato diverse spedizioni sospette presso una nota piattaforma logistica di Mariglianella. Queste spedizioni, inizialmente presentate come pacchi anonimi, si sono rivelate contenere una quantità preoccupante di fuochi d’artificio di produzione artigianale. In totale, sono stati sequestrati circa 400 kg di materiale esplosivo, tra cui quelle che comunemente vengono denominate bombe carta, cipolle e petardi, tutti rigorosamente vietati per legge.
Oltre ai fuochi d’artificio di repertorio, le forze dell’ordine hanno confiscato numerose “batterie pirotecniche”, oggetti pericolosi capaci di detonare fino a 200 colpi in un singolo lancio, il che aumenta esponenzialmente il potenziale di rischio per la sicurezza pubblica. Questa attività antisabotaggio non è da considerarsi un comportamento isolato; infatti nel passato recente le Fiamme Gialle hanno riscontrato modalità di trasporto simili, confermando l’esistenza di un mercato illegale prolifico nel settore pirotecnico.
Un capannone agricolo trasformato in deposito di fuochi d’artificio
L’operazione condotta a Mariglianella ha continuato a dare frutti nel vicino comune di Scisciano, dove è stato scoperto un capannone agricolo adibito a deposito di fuochi d’artificio. All’interno di questa struttura sono stati trovati più di 1.200 kg di articoli pirotecnici, ulteriore conferma della presenza di una rete assistita di produzione e distribuzione illegale di materiali esplosivi.
Il soggetto responsabile di questa attività è stato denunciato alle autorità competenti, e le indagini sono ora rivolte a identificare eventuali complici o ulteriori connessioni in questa illecita filiera. I fuochi d’artificio sequestrati, di elevato potenziale esplosivo, pongono un rischio significativo, non solo per chi li maneggia, ma anche per la comunità circostante, a causa della possibilità di incidenti gravi.
L’importanza della sicurezza pubblica
Le operazioni condotte dalla Guardia di Finanza si inseriscono in un contesto di maggiore vigilanza verso il trasporto e la vendita dei fuochi d’artificio, specialmente considerando che ci si avvicina a periodi festivi nei quali l’uso di questi materiali esplosivi è più comune. Il Prefetto Michele di Bari ha esortato le forze dell’ordine a intensificare i controlli in un’ottica di prevenzione, evidenziando l’importanza di una maggiore responsabilità collettiva sulla sicurezza pubblica.
In questo quadro di gestione della sicurezza, è fondamentale che i cittadini siano informati sui pericoli connessi all’uso di fuochi d’artificio, legali o meno. L’uso improprio di questi articoli, così come il loro acquisto da fonti non accreditate, può portare a conseguenze disastrose. L’ammonimento è chiaro: qualora si notino confezionamenti sospetti o segni di danneggiamento, è sempre consigliato astenersi dall’uso.
Le autorità continuano a lavorare alacremente per garantire che ogni violazione della legge venga perseguita con la massima severità, contribuendo a mantenere la sicurezza delle comunità locali e a prevenire incidenti causati da materiali esplosivi non controllati.