Un racconto intriso di sfide e rinascite quello di Mario Gila, difensore spagnolo che milita nella Lazio. La sua esperienza alla Lazio, iniziata nel 2022, è passata attraverso un periodo difficile caratterizzato da scarso impiego e mancanza di supporto. Tuttavia, grazie a una nuova gestione tecnica e a un’importante crescita personale, il suo viaggio sta prendendo una direzione sorprendente.
Quando Mario Gila è approdato dalla Real Madrid alla Lazio, l’estate del 2022 sembrava segnare l’inizio di una carriera promettente in Serie A. Tuttavia, le aspettative sono state messe a dura prova dalla gestione del tecnico Maurizio Sarri. Protagonista in un contesto di grande crescita, Gila ha trovato una realtà ben diversa, con un impiego limitato e una posizione da ultimo nella gerarchia difensiva. Le sole apparizioni sporadiche non hanno permesso al difensore di ambientarsi e mostrare le sue qualità, creando un clima di frustrazione e incertezza.
La prima annata si è rivelata disastrosa; la mancanza di fiducia da parte dell’allenatore ha portato il giovane a vivere momenti di grande disagio. Sebbene fosse consapevole del potenziale che possedeva, sentiva di non avere alcuna opportunità di metterlo in pratica. Neo arrivato al club, Gila ha dovuto confrontarsi con le dure leggi della competizione e con la necessità di guadagnarsi un posto tra i titolari. Con l’avvicendarsi della stagione, le speranze di trovare spazio si affievolivano ulteriormente, portando il difensore a riflettere profondamente sulla sua carriera.
L’aspetto psicologico si è rivelato cruciale nel recupero di Gila, specialmente durante il periodo di maggior difficoltà sotto la guida di Sarri. L’intervento di uno psicologo ha segnato una vera e propria svolta nella sua vita. Gila ha condiviso quanto sia stato importante questo supporto professionale per arricchire il suo approccio mentale e per affrontare le sfide quotidiane. “Ho avuto bisogno dell’aiuto di uno psicologo che ho frequentato assiduamente. Mi ha insegnato a vedere le cose in modo positivo”, ha dichiarato il giocatore in un’intervista recentemente pubblicata.
Questo lavoro interiore ha consentito a Gila di trasformare le esperienze negative in opportunità di crescita. Con un approccio nuovo e una maggiore autoconsapevolezza, ha iniziato a prepararsi per il giorno in cui avrebbe trovato la sua chance. Gila ha anche riconosciuto il contributo fattivo di Sarri, evidenziando come la disciplina tattica appresa sotto di lui sia stata fondamentale nella costruzione del suo gioco.
Con l’uscita di scena di Maurizio Sarri e l’arrivo di Marco Baroni, Mario Gila ha potuto finalmente esprimere il meglio di sé. La nuova gestione tecnica ha portato a un cambiamento radicale nelle dinamiche della squadra, favorendo l’inserimento del difensore spagnolo nelle rotazioni. Gila si è guadagnato minuti preziosi in campo, contribuendo come uno dei leader della difesa.
La sua crescita in campo si riflette anche nei risultati sul campo, con la Lazio che ha mostrato segnali di miglioramento nella classifica. “Con Baroni è tutto diverso. Ci troviamo bene e la classifica parla chiaro”, ha commentato Gila, sottolineando l’importanza dell’armonia tra tecnici e giocatori.
Oggi, Gila rappresenta un esempio di resilienza e determinazione, avendo superato una fase di buio e ansia per abbracciare un presente promettente. Tornato in forma e con una consapevolezza rinnovata, il difensore è pronto a continuare a dare il massimo per la Lazio, mantenendo, però, i piedi ben piantati per terra.