Il centrocampista Mario Pasalic si prepara a scrivere un ulteriore capitolo nella sua carriera calcistica, raggiungendo un traguardo storico: la sessantesima presenza nelle competizioni Uefa. Domani sera, con il suo Atalanta, affronterà il Celtic in una partita di Champions League che segnerà un momento significativo non solo per il calciatore croato ma anche per il calcio italiano. Dopo aver segnato il suo cinquantunesimo gol e aver superato il primato di marcature tra i giocatori croati in Serie A, l’aspettativa cresce intorno alla sua prestazione.
Mario Pasalic è approdato in Italia, iniziando una carriera che lo ha visto attraversare vari campionati e culture calcistiche. “Appena arrivato in Italia non pensavo che sarei arrivato a questi livelli,” ha affermato Pasalic, riflettendo sul suo percorso che l’ha visto giocare in cinque paesi differenti. Il suo desiderio era semplicemente quello di stabilirsi per qualche anno dopo anni di continui spostamenti. Otto anni dopo il suo arrivo, Pasalic è diventato una figura di spicco non solo nel suo club, ma anche a livello nazionale. Con 50 reti segnate, il suo record lo colloca davanti ad altri attaccanti croati che hanno militato nella massima serie italiana, un risultato di tutto rispetto per un centrocampista.
Pasalic non è solo un marcatore prolifico; è anche un calciatore completo, capace di ricoprire vari ruoli in campo. La sua versatilità si è rivelata fondamentale per l’Atalanta, dove ha ricoperto il ruolo di attaccante, trequartista ed esterno. “Negli anni ho fatto di tutto,” ha dichiarato, evidenziando il suo approccio flessibile. Ha anche condiviso la sua esperienza giocando come difensore centrale allo Spartak Mosca, dimostrando di poter adattarsi alle necessità tattiche della squadra. Con l’introduzione di un nuovo formato di League Phase nella Champions League, Pasalic e i suoi compagni si stanno abituando a questo cambiamento e sono consapevoli che ogni partita rappresenta una nuova sfida.
In vista della sfida contro il Celtic, Pasalic ha messo in risalto la buona performance dell’Atalanta nelle prime due giornate del girone. “Abbiamo fatto bene nelle prime due giornate, ma ogni partita fa storia a sé,” ha avvertito, sottolineando l’importanza di essere mentalmente pronti e focalizzati per ottenere risultati positivi. Con un occhio puntato sulla qualificazione, il centrocampista croato è determinato a portare a casa tre punti.
Con le partite che si susseguono ogni tre giorni, il turnover tra i giocatori diventa cruciale. Pasalic ha evidenziato che è fondamentale coinvolgere più giocatori per mantenere alta la competitività. “L’Atalanta è forte, e a chi subentra viene chiesto di dare qualcosa di più,” ha dichiarato il numero 8 nerazzurro, chiarendo l’importanza del gruppo e del contributo collettivo. Questa mentalità non solo aiuta nella gestione delle forze fisiche, ma crea anche una cultura di continuità e crescita all’interno della squadra.
Infine, Pasalic ha parlato della sua permanenza a Bergamo, soffermandosi sull’intenzione che lo ha spinto a scegliere questo club. “Ero venuto qui con l’intenzione di fermarmi di più rispetto alle esperienze precedenti, e infatti ci sto da sette anni,” ha sottolineato, evidenziando il legame che ha instaurato con la squadra e la città. La stabilità, secondo quanto affermato dal centrocampista, è stata fondamentale per il suo sviluppo come calciatore e come persona. La sua avventura in Atalanta continua, con nuove sfide e obiettivi all’orizzonte.