Il Marocco si prepara a una sfida ambiziosa per accogliere i Mondiali di calcio del 2030, pianificando la costruzione del maxi-stadio ‘Hassan II’ di Benslimane. Questa struttura sarà essenziale per l’evento sportivo di massimo rilievo, dove il paese nordafricano avrà un ruolo di primo piano insieme a Spagna e Portogallo. Il ministro delegato per il bilancio, Fouzi Lekjaa, ha rivelato che il progetto è nella sua fase iniziale ma mira a essere completato entro il 2027, dando un chiaro segnale delle intenzioni marocchine nel costruire un palcoscenico all’altezza delle aspettative mondiali.
Situato alle porte di Casablanca, il maxi-stadio ‘Hassan II’ non sarà solo una struttura per eventi sportivi, ma anche un simbolo della capacità del Marocco di ospitare manifestazioni internazionali. Secondo quanto emerso dai colloqui tra Lekjaa e i rappresentanti della Confederazione generale delle imprese marocchine , il progetto indica l’impegno del paese a investire nella propria infrastruttura sportiva. Questa ambizione è rafforzata dalla scelta dei candidati a ospitare eventi importanti come la partita d’apertura e la finale della Coppa del Mondo. Il ‘Hassan II’ è in competizione con strutture emblematiche come il Santiago Bernabeu di Madrid e il Camp Nou di Barcellona, dimostrando così un desiderio di eccellenza.
L’approccio del Marocco per prepararsi al Mondiale è nettamente delineato in due fasi. La prima fase comprende lavori di ristrutturazione e ammodernamento di stadi già esistenti, tra cui il Moulay Abdellah di Rabat e il Grand Stade di Tangeri. Questi lavori sono previsti per completarsi entro i prossimi due mesi, segnando un primo passo importante verso l’obiettivo finale. Il governo marocchino, con una strategia ben definita, mostra così un forte interesse a garantire che le strutture già disponibili siano all’altezza delle aspettative internazionali.
Nella seconda fase, l’attenzione si sposterà sulla costruzione del nuovo stadio di Benslimane e sull’ammodernamento del rinomato stadio di Marrakech, progettato dall’architetto Vittorio Gregotti nel 2011, oltre a ulteriori lavori in altre città, come Fez e Agadir. L’intensificazione di questi lavori è programmata dopo la Coppa d’Africa del 2025, evidenziando un piano non solo per il Mondiale, ma anche per altre competizioni internazionali di notevole importanza.
Uno degli eventi che anticiperanno il grande appuntamento dei mondiali è la Coppa d’Africa, dove il Marocco si prepara ad affrontare una serie di sfide sportive e organizzative. Questa competizione servirà da banco di prova per testare le infrastrutture e la capacità di gestione degli eventi sportivi. Le ristrutturazioni degli stadi già esistenti rappresentano non solo un passo verso il mondiale, ma anche un’opportunità per affinare le competenze organizzative e logistiche in vista del grande investimento previsto.
La sfida per il Marocco si presenta complessa ma non impossibile. Con i lavori in programma e un chiaro piano d’azione, il paese mira a dimostrare che è pronto a salire sul palcoscenico internazionale, rivelandosi un valido contendente per ospitare eventi sportivi di alto livello. I prossimi anni saranno cruciali per valutare se le ambizioni dichiarate si trasformeranno in realtà e rappresenteranno un momento di grande orgoglio per il Marocco e i suoi cittadini.