In un recente intervento durante il programma “Tifosi Napoletani“, trasmesso sul canale 79 del digitale terrestre, Massimo Sparnelli ha commentato diverse tematiche riguardanti il mondo del calcio, ponendo particolare attenzione sulle recenti dinamiche riguardanti il NAPOLI e la figura del giornalista Michele Criscitiello. Le sue osservazioni si sono concentrate sul confine tra informazione e intrattenimento nel giornalismo sportivo, oltre a un’analisi del gioco del NAPOLI in relazione all’approccio tattico dell’allenatore Antonio Conte.
Le critiche a Criscitiello: intrattenitore o giornalista?
Un’opinione sul ruolo del giornalista sportivo
Massimo Sparnelli ha espresso il suo pensiero sul giornalista Michele Criscitiello, definendolo un professionista capace ma avvertendo che negli ultimi tempi sta cercando di abbandonare il semplice ruolo di informatore per intraprendere una carriera più orientata all’intrattenimento. Secondo Sparnelli, questa scelta non è del tutto positiva, poiché permette un’eccessiva spettacolarizzazione di notizie che dovrebbero essere trattate con serietà.
“Credo sia un bravo giornalista, ma in questo momento vuole per forza di cose fare l’intrattenitore,” ha commentato Sparnelli, sottolineando il rischio di creare un clima di agitazione e confusione tra i tifosi. In particolare, Sparnelli ha criticato l’indulgere di Criscitiello verso la polemica, specialmente in merito alla recente mancata vendita di Victor Osimhen, etichettando tale attitudine come “non professionale”.
La sua raccomandazione a Criscitiello è chiara: “faccia il giornalista e non l’intrattenitore.” Questo suggerimento evidenzia un dibattito che è sempre più presente nel panorama mediatico sportivo, dove la linea tra reporting obiettivo e intrattenimento sembra farsi sempre più sottile.
L’analisi del gioco del Napoli sotto Conte
La continuità del gioco e il mercato
Massimo Sparnelli ha toccato anche le tematiche legate al gioco del NAPOLI, osservando che la squadra continua a seguire le orme tecniche della passata stagione. Per il giornalista, l’aspetto più significativo è il ritardo nell’attuazione della campagna acquisti, che ha condizionato l’inizio dell’attuale campionato. Questo ha comportato che i cambi in campo da parte di Antonio Conte siano giustificati da una mancanza di nuovi innesti che possano rinforzare la squadra.
Sparnelli ha citato un’intervista con Romelu Lukaku, in cui il calciatore dichiarava di aver ricevuto la domanda da Conte riguardo i minuti di gioco a sua disposizione. “Massimo trenta minuti” sarebbe stata la risposta di Lukaku, un’indicazione che chiarisce quanto possa essere complesso gestire le risorse all’interno della rosa del NAPOLI al momento, considerando i vincoli fisici e di condizione atletica dei giocatori.
Questo scenario definisce un contesto in cui la strategia di Conte deve fare i conti con le limitazioni nel parco giocatori, costringendo l’allenatore a chiudere l’anno con un’impostazione di gioco che appare simile a quella dell’anno passato, piuttosto che provare innovazioni e cambiamenti radicali. L’assenza di nuovi acquisti, quindi, incide notevolmente sulle prestazioni e sulle aspettative della squadra, rendendo fosco l’orizzonte di un NAPOLI che punta a obiettivi ambiziosi.