Il rientro di Matteo Berrettini a Roma ha avuto un sapore assolutamente trionfale. Arrivato all’aeroporto di Fiumicino insieme al Ct della nazionale italiana di tennis, Filippo Volandri, il tennista romano è stato accolto da una folla entusiasta di fan e sostenitori che hanno dimostrato il loro affetto attraverso applausi, congratulazioni e foto ricordo. Questo momento di celebrazione è il coronamento di un viaggio culminato nella vittoria della Coppa Davis, un traguardo significativo per Berrettini.
All’atterraggio a Fiumicino, Matteo Berrettini ha vissuto un doppio “bagno di folla”. Dopo essere sceso dall’aereo, il tennista ha percorso il tragitto fra il gate di arrivo e la sala bagagli, riservando già allora una calorosa accoglienza. Tuttavia, il vero momento di celebrazione è avvenuto all’uscita del Terminal 3, dove i suoi fan hanno dato vita a un vero e proprio coro di incitamenti. Le grida di “bravi!”, “Grande Matteo!” e “Forza Roma, Matteo!” hanno risuonato nell’aria, dimostrando non solo il supporto dei fan ma anche l’importanza del successo di Berrettini nel panorama tennistico italiano.
Anche Filippo Volandri ha ricevuto le meritate congratulazioni. Nonostante gli onori ricevuti, Berrettini ha mantenuto un profilo umile. Indossando un cappellino con visiera e una felpa, ha condiviso il suo stato d’animo, esprimendo la gioia di una vittoria che ha visto come una rinascita personale. Il tennista ha sottolineato come questo trionfo rappresenti un obiettivo raggiunto, ma anche un nuovo punto di partenza nella sua carriera.
La vittoria nella Coppa Davis ha un significato particolare per Berrettini. Ha dichiarato di essere cresciuto sia a livello personale che professionale, esplorando le sue emozioni davanti a un successo che ha atteso a lungo. “È stato un viaggio, quello che ci ha portato alla vittoria, partito da lontano”, ha evidenziato, riferendosi anche al supporto ricevuto dalla squadra, che si è dimostrata “lunga” e solidale, consentendo la qualificazione alle finals anche in assenza di Jannik Sinner e Lorenzo Sonego.
Berrettini ha manifestato il suo desiderio di proseguire nel suo percorso di crescita personale, con l’obiettivo di avvicinarsi a Sinner, sia in termini di ranking mondiale che di gioco. La sua determinazione è chiara: “Non mi sono mai messo limiti, neanche quando ero al best ranking”. Questa mentalità riflette il forte spirito competitivo che lo contraddistingue. Berrettini ha espresso la volontà di continuare a lavorare sodo, prendendo spunti dall’esperienza dell’anno passato.
La Coppa Davis, per Berrettini, non è solo un prestigioso trofeo, ma un simbolo di riscatto dopo due anni di difficoltà e sofferenza. “Ho preso energia dall’esperienza dello scorso anno, sia per dare supporto ai miei compagni sia per tornare a casa e lavorare ancora duro”, ha affermato, evidenziando l’importanza della squadra e dei tifosi nel suo percorso.
Con un elenco di obiettivi chiari e la determinazione di non porsi limiti, Berrettini guarda al futuro con entusiasmo. La sospensione delle competizioni permette al tennista di riflettere sui recenti successi e di pianificare le prossime strategie. “Ora arriva il riposo, penseremo al 2025 quando sarà tempo”, ha dichiarato, enfatizzando l’importanza di prendere una pausa dopo un periodo così intenso.
La competizione nel tennis maschile è alta, e Berrettini è consapevole di dover continuare a migliorarsi. “Il livello medio è molto alto e abbiamo la fortuna e l’onore di giocare con il giocatore più forte del mondo”, ha aggiunto, dimostrando umiltà e rispetto verso i suoi avversari. La promessa di avvicinarsi a Sinner sembra radicata in una sana rivalità che potrebbe stimolare entrambi a raggiungere nuove vette nel tennis mondiale.
Berrettini ha chiuso il suo appassionato intervento con un sorriso, illustrando il forte abbraccio ricevuto da Sinner e l’importanza della sinergia tra i componenti della squadra italiana. L’immediato futuro sarà focalizzato sui preparativi per le prossime competizioni, nella speranza di replicare successi come quello appena conquistato, favorendo così la crescita del tennis italiano a livello internazionale.