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Maurizio De Giovanni esprime preoccupazioni sul calciomercato e sulla situazione del Napoli

Maurizio De Giovanni esprime preoccupazioni sul calciomercato e sulla situazione del Napoli - Ilvaporetto.com

Maurizio De Giovanni, noto scrittore partenopeo, ha recentemente condiviso le sue opinioni sul calciomercato e sulla situazione attuale del Napoli durante il programma “Napoli Magazine Live” su Radio Punto Zero. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato approfondito sulle complessità del mercato e su come queste influenzino le dinamiche interne della squadra partenopea. Di seguito, esploreremo i vari aspetti toccati da De Giovanni, inclusi i rischi legati alla formazione e alle scelte strategiche del club.

La problematica del calciomercato aperto

Un sistema che crea confusione

Le parole di De Giovanni sottolineano la difficoltà di operare nel contesto attuale del calciomercato, dove la sua apertura continua a influenzare i risultati delle squadre. Secondo lo scrittore, questa situazione si traduce in un vero e proprio handicap, specialmente per il Napoli, che deve affrontare la necessità di vendere calciatori prima di poter procedere ad acquisti. L’elenco di giocatori in uscita include nomi importanti come Victor Osimhen, Mario Rui, Folorunsho e Juan Jesus, evidenziando la complessità delle decisioni da prendere.

De Giovanni mette in evidenza la strategia societaria del Napoli, la quale non solo richiede una pianificazione attenta, ma anche una certa urgenza nel trovare nuovi acquirenti per i giocatori in esubero. Se la società non dovesse riuscire a cedere questi elementi, rischierebbe di ritrovarsi a dover lasciare fuori rosa alcuni atleti, con effetti devastanti sulla loro valutazione di mercato. Inoltre, la questione diventa ancora più complicata poiché i club europei devono confrontarsi con le aperture di mercati di altre nazioni, come quello saudita, che rimarrà aperto fino a ottobre, consentendo loro di “deprederare” i giocatori delle squadre già attive in Europa.

L’importanza di una gestione chiara

In uno scenario del genere, De Giovanni suggerisce che è essenziale avere una visione chiara e un approccio coerente, in modo da non compromettere le possibilità di successo della squadra nel campionato. La discussione si fa ancor più seria quando si considera la vendita di Osimhen, la cui valutazione è drasticamente diminuita rispetto all’anno passato. Da un potenziale incasso di 150 milioni, ora il Napoli si troverebbe a dover considerare una cessione sottocosto, il che rappresenta un problema non solo dal punto di vista finanziario, ma anche per la giusta gestione del morale del gruppo.

La situazione dell’allenatore e della squadra

Dinamiche interne e morale

De Giovanni ha anche osservato la reazione dell’allenatore, evidentemente colpito dalla situazione attuale. Riferendosi alla recente partita contro il Verona, ha descritto un mister “dimesso, triste e pessimista”, alimentando la preoccupazione per la serenità dell’ambiente azzurro. L’ottimismo dello scrittore circa l’investimento fatto nel mister si alterna a timori per le scelte di formazione fatte, che sembrano non riflettere il potenziale della rosa.

La questione delle scelte tattiche è stata al centro delle sue riflessioni, inclusa l’assenza di determinati giocatori sul campo, come Rafa Marin, che avrebbe potuto apportare un valore aggiunto alla formazione. La gestione dei cambi durante la partita ha suscitato la sua curiosità: perché sostituire Kvara e Spinazzola in due slot separati piuttosto che agire a fine primo tempo? Domande simili emergono anche per quanto riguarda il numero di convocati, dove la presenza di alcuni giocatori destinati alla cessione ha sollevato dubbi.

Aspettative future e potenzialità

Il futuro immediato del Napoli appare strategicamente cruciale. De Giovanni prevede che nella partita contro il Bologna, ci sia necessità di una ristrutturazione in campo, con l’inserimento di Buongiorno e Olivera nella difesa, affiancati da Rrahmani e Di Lorenzo. È evidente che la rosa ha ancora carenze da colmare, in particolare nel settore difensivo e a centrocampo. Sebbene figurino nomi come Gilmour e Amrabat, l’efficacia di questi acquisti è messa in discussione senza l’adeguata considerazione delle loro caratteristiche e del sistema di gioco.

La tensione si palpita anche per i giocatori come Neres, la cui presenza potrebbe rivelarsi fondamentale per il Napoli, mentre l’integrazione di Gaetano nella rosa è vista come un passo positivo. Con il campionato in corso, la spinta verso un miglioramento rapido in vista delle prossime partite è essenziale per mantenere vive le speranze di una stagione di successo per la squadra partenopea.

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