Nell’ambito del programma “A Pranzo con Chiariello” su CRC, radio partner della SSC NAPOLI, lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni ha condiviso ricordi e aneddoti sulla squadra partenopea. Le sue parole offrono un interessante spaccato su un’epoca calcistica passata e sulle speranze di un futuro radioso per il NAPOLI.
Il ricordo dell’hotel Ariston e il primo allenamento
Nebbia di ricordi e aneddoti
Durante l’intervista, De Giovanni ha descritto la leggenda legata all’Hotel Ariston, dove si svolse l’inizio di un capitolo fondamentale per i giocatori del Napoli. Racconta di come, nel corso di quegli inediti allenamenti, i nuovi arrivati si presentassero con attrezzature non proprio all’altezza. “Comprammo solo le mutandine e i pantaloncini,” ha affermato De Giovanni, facendo riferimento alla scarsità di mezzi e risorse a disposizione dei giovani calciatori in quel periodo. Una delle immagini più vivide evocate dallo scrittore è quella del pallone sgonfio, un bene prezioso nelle mani di Cataldo Montesanto.
L’allenamento dei ragazzi, equipaggiati solo con costumi e pantaloni da piscina, induce a riflettere sulla determinazione necessaria per cimentarsi in uno sport altamente competitivo. Nonostante l’inevitabile precarietà dell’attrezzatura, la sfida per i calciatori appariva chiara: dare il massimo, con la speranza di emergere non solo come squadra, ma anche come individui desiderosi di affermarsi nel difficile mondo del CALCIO.
L’inizio della stagione e le sfide da affrontare
De Giovanni ha anche menzionato la prima partita contro il CITTADELLA, evidenziando le difficoltà di una squadra ancora in fase di costruzione. “Era una squadra costruita in corso d’opera, senza preparazione,” ha osservato, ponendo l’accento sulla mancanza di esperienza e su come i giovani calciatori si ritrovassero a dover affrontare le sfide in un contesto difficile, dove molti di loro avevano solo la voglia di brillare.
Il loro approccio e la determinazione furono fondamentali, e col passare del tempo, il Napoli iniziò a migliorare notevolmente con l’avanzare del campionato, segnando progressi significativi nel girone di ritorno. Questo cambiamento ha rappresentato una transizione cruciale, con l’équipe che ha cominciato a mostrare il potenziale per competere a livelli più elevati.
Le ambizioni e la visione di futuro per il Napoli
Ironia e realismo nel primo incontro con De Laurentiis
Il confronto iniziale con Aurelio De Laurentiis è stato descritto da De Giovanni come un momento di grande frenesia e novità. Lo scrittore ha dichiarato che, al primo incontro, la sensazione era quella di trovarsi in un “altro mondo”. Le parole di De Laurentiis, che emanavano spensieratezza e ambizione, sono state accolte con una certa dose di incredulità e meraviglia. Il presidente, con la sua visione audace, sembrava disposto a dire cose anche “assurde”, dimostrando una creatività e una fiducia che sembravano alimentare il sogno di un futuro migliore per il NAPOLI.
La crescita del Napoli nel contesto calcistico italiano
De Giovanni ha riflettuto su come, vent’anni fa, ci fosse una certa aria di cambiamento e rinnovamento nel CALCIO italiano. “Non mi aspettavo di lottare in Champions con club superiori,” ha confessato, rivelando una visione cauta ma speranzosa del potenziale del club partenopeo. Tuttavia, la possibilità di vedere il Napoli come uno dei protagonisti dell’élite calcistica italiana non sembrava poi così distante.
La trasformazione del NAPOLI negli ultimi anni, in particolare con i risultati ottenuti nelle competizioni europee, ha dimostrato che le ambizioni possono diventare realtà. La partecipazione alla Champions League e il posizionamento tra le prime dieci squadre in Europa rappresentano un traguardo importante, non solo per i tifosi ma anche per coloro che hanno sempre creduto nella potenzialità del club. L’analisi di De Giovanni evidenzia l’evoluzione del NAPOLI e quanto sia stato significativo questo viaggio, dall’Hotel Ariston fino ai palcoscenici più prestigiosi del CALCIO mondiale.