Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli, ha recentemente condiviso dettagli significativi della sua carriera in un’intervista esclusiva con la Gazzetta dello Sport. Le sue dichiarazioni, cariche di ricordi e valutazioni sui giocatori, mettono in luce non solo il suo legame con il club partenopeo, ma anche le sue opinioni su altri allenatori di spicco come Antonio Conte. Sarri ha analizzato il suo rapporto con Higuain e altre figure chiave della sua esperienza nel calcio italiano, restituendo ai lettori un quadro ricco di emozioni e insegnamenti.
Il rapporto con Higuain
Un incontro intenzionale
Nel corso dell’intervista, Sarri ha rievocato il suo primo approccio con Gonzalo Higuain al suo arrivo a Napoli. L’attaccante argentino, desideroso di lasciare il club, si è trovato di fronte a una svolta decisiva in pochi minuti. Sarri ha utilizzato parole persuasive, promettendo un calcio che avrebbe massimizzato le potenzialità del giocatore e assicurando che con il suo stile di gioco, Higuain avrebbe potuto realizzare numerosi gol. “Dammi ragione ora, tanto poi me la dai fra tre giorni,” ha ironizzato Sarri, sottolineando la sua fiducia nelle capacità del centravanti.
Un centravanti di livello mondiale
Sarri ha descritto Higuain come il centravanti ideale, sottolineando che qualsiasi allenatore avrebbe voluto a disposizione un talento del suo calibro. Con i suoi commenti, ha messo in risalto l’impatto che l’argentino ha avuto nella sua era, non solo come marcatore, ma anche come figura chiave all’interno della squadra. Durante il periodo di Sarri, Higuain ha raggiunto vette straordinarie, stabilendo record di gol che testimoniano il suo talento e il contributo alla squadra.
Riconoscimenti per Antonio Conte
Omaggio a un grande allenatore
Sarri ha dedicato una parte significativa della sua intervista a parlare di Antonio Conte, esprimendo ammirazione per le sue capacità nel gestire le squadre. Ha sottolineato la propensione di Conte non solo per costruire formazioni competitive, ma anche per attrarre investimenti significativi nei club in cui opera. Secondo Sarri, il lavoro di Conte al Napoli ha posto le basi per la creazione di una squadra forte, capace di affrontare le sfide della Serie A.
Il futuro per il Napoli
Sarri ha anche discusso il potenziale futuro del Napoli sotto la direzione di Conte, evidenziando la possibilità che il tecnico realizzi un ciclo vincente, anche se non immediato. Ha riconosciuto la personalità di Aurelio De Laurentiis, definendolo impulsivo ma capace di guidare il club a una crescita continua. Le parole di Sarri mettono in luce un rispetto profondo per il lavoro e i risultati di Conte, contribuendo a delineare la figura di un allenatore che lascia il segno.
Le scuse a Cristian Maggio
Un gesto tardivo
Un altro momento toccante dell’intervista è stata la riflessione di Sarri su Cristian Maggio. Dopo anni di silenzio, il tecnico ha finalmente trovato l’occasione per scusarsi con il giocatore per non averlo fatto entrare nell’ultima partita da lui allenata, coincidente con il saluto al Napoli di Maggio. La sua decisione, presa con l’intento di concludere la stagione con un record di punti, si è rivelata un errore.
Chiarimento a Coverciano
Sarri ha rivelato di aver incontrato personalmente Maggio qualche mese fa a Coverciano per porgere le sue scuse. Questo gesto dimostra il lato umano del tecnico, il quale ha voluto riconoscere una mancanza e chiarire i propri sentimenti riguardo a una scelta che ha pesato nel rapporto con un giocatore affezionato alla maglia azzurra. Le scuse sono state un momento di riflessione per Sarri, un segnale della sua crescita come allenatore e come uomo.