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Maurizio Sarri si racconta: i ricordi di Napoli e aneddoti su Higuain

Maurizio Sarri si racconta: i ricordi di Napoli e aneddoti su Higuain - Ilvaporetto.com

Maurizio Sarri, tecnico di spicco del calcio italiano, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, esprimendo considerazioni sui suoi trascorsi come allenatore del Napoli. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato interessante delle dinamiche di spogliatoio, delle scelte di mercato e delle relazioni con i dirigenti partenopei.

Il centravanti ideale: il legame con Gonzalo Higuain

Un incontro decisivo

Nel corso dell’intervista, Sarri non ha nascosto il suo affetto per Gonzalo Higuain, definito il suo centravanti ideale. L’aneddoto raccontato dai mesi passati a Napoli evidenzia come, all’inizio della sua avventura sulla panchina azzurra, Higuain fosse incline a lasciare il club. «Quando arrivai a Napoli, lui voleva andare via. Lo convinsi in 5 minuti», ha rivelato Sarri, sottolineando la rapidità con cui riuscì a capovolgere la situazione. L’allenatore si mostrò infatti sicuro del fatto che, grazie al suo stile di gioco, Higuain avrebbe potuto realizzare numerosissimi gol.

Un’amicizia consolidata

Il dialogo tra Sarri e Higuain mostra un rapporto basato su rispetto e confidenza. L’allenatore ricorda come, durante le discussioni calcistiche, non mancasse mai di sottolineare ai suoi giocatori: «Gonzalo dammi ragione ora, tanto poi me la dai fra tre giorni». Sarri si è speso in elogi per il centravanti argentino, considerandolo non solo il migliore della sua carriera, ma anche uno dei migliori di sempre nel ruolo. Attraverso questa riflessione, emerge la stima e la considerazione reciproca che si sono create nel corso degli anni.

Le sorprese di De Laurentiis e le strategie di mercato

L’analisi del presidente

Nell’intervista, Sarri ha affrontato anche il tema delle recenti scelte del presidente Aurelio De Laurentiis. Si è detto ammirato dall’operato di Antonio Conte, che ha saputo attirare investimenti significativi per rinforzare la rosa del Napoli. In particolare, ha fatto notare l’atteggiamento generalmente impulsivo di De Laurentiis, riconoscendo che sotto la sua guida la squadra ha profonde radici di crescita. «I suoi silenzi sorprendono, ma spero sia l’inizio di qualcosa di positivo», ha aggiunto Sarri, lasciando aperta la questione su come questi silenzi possano influenzare le future decisioni della società.

Investimenti da record

La recente campagna acquisti del Napoli ha visto investimenti superiori ai cento milioni di euro. Sarri sostiene che questa mole di operazioni non solo contribuisca a rendere la squadra competitiva, ma rappresenta anche un indizio della volontà del club di aprire un nuovo ciclo, soprattutto con un allenatore del calibro di Conte al timone. L’approccio di Sarri pone l’accento sull’importanza di una gestione lungimirante e strategica, che potrà trasformarsi in una solida base per successi futuri.

Scuse e riconsiderazioni: un gesto di sportività

Un rapporto da sanare

Infine, il tecnico non ha evitato di affrontare il tema del pentimento. In un gesto di chiarimento, ha rivelato di essersi scusato con Christian Maggio, un ex calciatore del Napoli. Sarri ha ricordato come, nella sua ultima partita sulla panchina partenopea, fosse così concentrato sul raggiungere i 91 punti che omise di far entrare in campo Maggio, nonostante fosse un momento significativo per il giocatore. «Ho sbagliato», ha affermato, confermando l’umanità e la partecipazione emotiva che lo contraddistinguono anche nelle scelte più difficili.

L’importanza del riconoscimento

Questo episodio mette in luce come Sarri riconosca l’importanza di mantenere relazioni positive e di affrontare situazioni delicate. Con l’intento di crescere e imparare anche dagli errori passati, il tecnico dimostra un elevato grado di autocritica e di rispetto nei confronti dei propri ex giocatori, sottolineando l’aspetto umano che accompagna il mondo del calcio.

Maurizio Sarri, attraverso i suoi ricordi e le sue osservazioni, continua a rappresentare un punto di riferimento nel panorama calcistico italiano, capace di ispirare e sorprendere con la sua storia e le sue riflessioni sul gioco e sulle persone che ne fanno parte.

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