Mauro Meluso, ex direttore sportivo del Napoli, ha recentemente condiviso la sua esperienza con la squadra partenopea durante un’intervista a Sky Sport 24. L’ex dirigente ha discusso delle scelte strategiche della società , delle trattative di mercato e delle dinamiche che hanno coinvolto alcuni dei giocatori chiave, tra cui Piotr Zielinski, Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia.
La strategia di Antonio Conte e le promesse fatte
Il legame tra allenatore e dirigenza
Mauro Meluso ha iniziato la sua intervista parlando dell’allenatore Antonio Conte, sottolineando l’importanza delle intese tra il tecnico e la dirigenza. Secondo Meluso, prima di avviare qualsiasi collaborazione, Conte avrebbe probabilmente stabilito delle promesse e una strategia condivisa. “So che Conte è un allenatore esigente, che preferisce chiarire immediatamente le proprie aspettative”, ha affermato Meluso.
Questa riflessione mette in luce la necessità di una comunicazione chiara e sincera nel mondo del calcio, dove ogni decisione strategica può influenzare non solo il presente, ma anche il futuro di una squadra. La collaborazione tra allenatore e direttore sportivo deve essere basata su obiettivi comuni e una visione a lungo termine, elementi che Meluso considera fondamentali per il successo di qualsiasi progetto calcistico.
Zielinski: un addio evitabile?
Le responsabilità nella trattativa
Parlando di Piotr Zielinski, Meluso ha espresso il suo rammarico per un addio che avrebbe potuto essere evitato. “Ho assunto il ruolo di direttore sportivo a metà luglio, quando la trattativa per il rinnovo del contratto di Zielinski era già in corso con il suo agente”, ha spiegato. Secondo Meluso, vi è stata una sua responsabilità nel non aver approfondito la questione con maggiore energia.
Zielinski non era solo un giocatore di talento, ma anche un elemento chiave nel piano strategico del Napoli. “Rappresentava un valore tecnico, patrimoniale e umano di grande importanza per la squadra”, ha aggiunto. La sua partenza rappresenta una lacuna difficile da colmare, considerando anche l’affetto dei tifosi e il legame instaurato con la città .
Victor Osimhen: tra offerte e scelte aziendali
Le dinamiche del mercato e le decisioni del Napoli
Meluso si è poi concentrato su Victor Osimhen, un altro giocatore al centro di molte speculazioni di mercato. “Quando sono arrivato, c’era un’offerta significativa da uno dei principali club europei”, ha dichiarato, mantenendo un riserbo sulla squadra in questione. Tuttavia, Meluso ha messo in evidenza la pressione esercitata da squadre come quelle saudite e l’importanza che la dirigenza del Napoli ha dato alla continuità della squadra piuttosto che al profitto immediato.
“De Laurentiis ha scelto di mantenere Osimhen per garantire stabilità , nonostante le implicazioni economiche”, ha continuato. Meluso ha anche sottolineato che le dinamiche del mercato possono cambiare rapidamente, e la situazione attuale non è rappresentativa di una sola stagione, suggerendo che il club ha una certa flessibilità e può affrontare eventuali sfide future senza il bisogno immediato di vendere.
Kvaratskhelia: futuro incerto ma promettente
Il rinnovo e le voci sul suo addio
Infine, Mauro Meluso ha affrontato il tema del rinnovo contrattuale di Khvicha Kvaratskhelia. “Da quanto mi risulta, ci sono stati colloqui per il rinnovo del contratto, e abbiamo già avviato una discussione”, ha rivelato. Meluso ha voluto rassicurare i tifosi sul fatto che nessuna decisione è stata presa affrettatamente riguardo al futuro del talento georgiano.
Le voci di tensioni durante l’Europeo sono state oggetto di discussione, ma Meluso ha chiarito che “non dobbiamo credere a tutto”. L’ex direttore sportivo sostiene che un eventuale addio di Kvaratskhelia sarebbe impossibile solo se ci fosse un reale disinteresse da parte del giocatore. Invece, l’evoluzione della trattativa di rinnovo sembra promettente, sottolineando che Kvaratskhelia ha tutte le carte in regola per diventare un calciatore di livello mondiale, rappresentando una risorsa preziosa per il Napoli nelle stagioni a venire.