Il weekend scorso, la Reggia di Carditello ha trasformato il suo storico patrimonio in un palcoscenico per il “Mediterranean Wine Art Fest”, un evento che ha unito appassionati di vino, arte, gastronomia e cultura in un’unica celebrazione dei sapori e delle tradizioni campane. Organizzato dal MAVV, il festival ha visto la partecipazione di oltre 30 cantine regionali e numerosi esperti del settore, rivelando l’importanza e il valore del vino come elemento di coesione sociale e culturale.
eventi e attività del festival
degustazioni e convegni
Il “Mediterranean Wine Art Fest” ha offerto una varietà di eventi pensati per soddisfare i curiosi e gli esperti del settore. Le degustazioni di vini locali hanno permesso ai partecipanti di assaporare le diverse etichette provenienti dalle cantine campane, accompagnate da prodotti tipici della gastronomia regionale. La partecipazione delle scuole e del mondo accademico ha ulteriormente arricchito l’esperienza, attirando un pubblico ampio e variegato.
I convegni, che si sono tenuti all’interno dei saloni storici della Reggia, hanno affrontato temi cruciali come la Dieta Mediterranea e l’importanza della corretta alimentazione. Durante le sessioni, esperti e accademici hanno condiviso le loro ricerche e le loro visioni sul futuro dell’enogastronomia. Questo approccio educativo ha permesso di unire sapere e gusto, promuovendo una maggiore consapevolezza tra i partecipanti riguardo alle scelte alimentari e al consumo di vino.
relatori e ospiti illustri
Un ruolo fondamentale nell’evento è stato svolto dai relatori, che hanno fornito spunti di riflessione e approfondimenti sulla cultura del vino e il valore del territorio. Tra i principali ospiti, il presidente del MAVV, Eugenio Gervasio, ha evidenziato come la combinazione di arte e vino possa fungere da catalizzatore per lo sviluppo turistico e culturale della regione. Altri relatori di spicco hanno incluso i professori Annamaria Colao, Gianni Cicia e Gaetano Di Pasquale dell’Università Federico II, e Francesco Eriberto d’Ippolito dell’Università Luigi Vanvitelli.
Il dibattito si è focalizzato sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, dall’Asprino alle pratiche di sostenibilità . Il coinvolgimento di figure come Angelo Radica, presidente della Città del Vino, e Luigi Roma, membro del CDA della Fondazione Carditello, ha sottolineato l’importanza della valorizzazione del paesaggio e delle tradizioni vinicole della Campania. La presenza dello chef Nino Cannavale, insieme a rappresentanti del settore, ha arricchito la discussione con esperienze culinarie innovative che pongono l’accento su ingredienti locali e biodiversità .
il futuro del mondo enogastronomico campano
sostenibilità e innovazione
Uno degli aspetti più interessanti emersi dal festival è il legame tra tradizione e innovazione nel settore enogastronomico campano. Le discussioni hanno messo in luce la necessità di sviluppare pratiche sostenibili, rispettose delle risorse naturali e in grado di preservare la biodiversità locale. Tale approccio non solo è vantaggioso per l’ambiente, ma rappresenta anche un’opportunità per il turismo responsabile, attirando visitatori interessati a un’esperienza autentica e consapevole.
Il “Mediterranean Wine Art Fest” ha dimostrato quanto sia fondamentale la collaborazione tra istituzioni, produttori e mondo accademico per la promozione delle produzioni locali. In questo contesto, l’educazione gioca un ruolo chiave, poiché sensibilizza il pubblico sulle tradizioni vinicole e gastronomiche, incoraggiando un consumo più attento e informato.
l’importanza della promozione del territorio
Infine, il festival ha messo in evidenza quanto sia vitale promuovere il patrimonio culturale e gastronomico della Campania. Eventi di questo tipo possono diventare un volano per lo sviluppo turistico, stimolando l’interesse per un territorio ricco di storia e tradizioni. Con l’affermazione di un modello di turismo che valorizza le esperienze autentiche, il vino e la gastronomia possono diventare protagonisti di una nuova narrazione culturale.
La Reggia di Carditello, con la sua bellezza storica e il suo fascino, è il luogo ideale per ospitare iniziative di tale portata, contribuendo alla crescita e alla valorizzazione della cultura del vino e della tradizione enogastronomica campana.