Le ultime ore di calciomercato hanno visto un’intensa attività riguardante la situazione di Victor Osimhen, attaccante del Napoli, che si è trovato al centro di una complessa trattativa coinvolgente anche Chelsea e Al Ahli. Le dinamiche di questo triangolo, caratterizzato da tensioni e malintesi, hanno portato a una rottura delle trattative, con ripercussioni significative per tutte le parti coinvolte.
L’asse Napoli-Chelsea-Al Ahli si era avviato con promesse e prospettive, ma negli ultimi giorni il dialogo ha incontrato ostacoli insormontabili. La SSC Napoli, desiderosa di monetizzare la cessione di Osimhen e liberarsi di un ingaggio pesante, si era trovata in una posizione delicata. Col calciatore escluso dalla rosa, il club partenopeo avrebbe dovuto sostenere un costo di 1 milione al mese, una situazione insostenibile.
Nel frattempo, il Chelsea, che stava cercando un attaccante di spessore per rinforzare la propria squadra, ha visto le speranze svanire costantemente. L’inserimento di Al Ahli nella trattativa ha inizialmente suscitato ottimismo, ma le trattative non si sono concretizzate come previsto. Il club arabo, tra l’altro, stava valutando di dirottare la propria attenzione su altri obiettivi, rendendo la posizione del Chelsea ancora più difficile.
Fortunatamente per gli attori coinvolti, in queste ultime ore si è aperta una nuova possibilità: una cessione in Turchia che potrebbe alleggerire il carico economico e riparare le ferite. Questa operazione, sebbene non perfetta, rappresenterebbe un’uscita di emergenza per il Napoli, consentendo al club di ridurre il peso del proprio bilancio. Nonostante il Chelsea rimanga deluso e senza un attaccante di alto livello, esercitando un certo controllo sul mercato, Al Ahli si è dirottato su Toney, riuscendo a chiudere un affare con altri profili da valorizzare, isolandosi dalla complicata situazione che ha riguardato Osimhen.
La vera causa della rottura tra la SSC Napoli e il giocatore è da ricercarsi in una richiesta dell’amministratore delegato Aurelio De Laurentiis. Già in procinto di finalizzare l’accordo, De Laurentiis ha inaspettatamente alzato le sue pretese, passando da una valutazione di 75 milioni di euro a ben 80 milioni. Questo gesto impulsivo non è stato ben accolto dagli intermediari medio-orientali, provocando un’onda di scompiglio nelle trattative.
Il clima di tensione si è intensificato, arrivando a sfociare in una serie di confronti tra la dirigenza del Napoli, Osimhen e il suo entourage. Secondo fonti vicine al club, una frase in particolare pronunciata da un dirigente, “mettili tu questi 5 milioni se vuoi andare lì”, ha profondamente irritato il calciatore, segnando la fine dei rapporti tra lui e la società partenopea.
Questo scambio di accuse ha portato a una vera e propria frattura, tagliando definitivamente i ponti tra Osimhen e il Napoli. Il calciatore ha manifestato la volontà di allontanarsi dal club, rappresentando una situazione difficile e complessa per la direzione sportiva. L’intensificarsi del conflitto ha reso evidente la necessità di prendere le distanze, una strategia che potrebbe rivelarsi utile per archiviare definitivamente questo capitolo e fare spazio a nuove opportunità di mercato nella sessione di gennaio o giugno.
La fragilità degli accordi in questo frangente dimostra quanto possa essere volatile la situazione in un mercato già di per sé complicato. La rottura con Osimhen è un segnale chiaro degli equilibri instabili tra club, giocatori e intermediari, che possono cambiare da un momento all’altro, evidenziando l’importanza di una comunicazione chiara e trasparente.