Una nota di ottimismo è stata lanciata dal cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, durante l’inaugurazione dell’anno accademico della Facoltà Teologica di Napoli. Parlando ai giovani e agli adulti presenti, Zuppi ha sottolineato l’importanza dell’educazione e del dialogo per costruire un futuro migliore, mettendo in luce il potere trasformativo della convivenza pacifica.
La centralità dell’educazione e della trasformazione personale
Durante il suo intervento, il cardinale Zuppi ha affrontato il delicato tema della violenza giovanile. Per lui, l’educazione riveste un ruolo cruciale, ma non è sufficiente a risolvere il problema se non si parte prima da un cambiamento interiore. La sua proposta è chiara: “disarmare la propria lingua, la propria mente, le proprie tasche”. Questi sono i primi passi per aiutare i giovani a rinunciare alla violenza, a trovare se stessi e a costruire relazioni significative con gli altri.
Zuppi ha esortato i giovani ad affrontare le proprie paure, sottolineando come la conoscenza e l’incontro con l’altro possano portare alla formazione di una comunità sana e prospera. “Se non trovo l’altro, non sto bene nemmeno io”, ha dichiarato, evidenziando il legame intrinseco tra il benessere individuale e quello collettivo. Napoli, secondo il cardinale, è un terreno fertile per questa crescita: “Qui c’è tanta vita”.
Il Mediterraneo come simbolo di pace e dialogo
Un tema centrale del discorso del cardinale Zuppi è stato il Mediterraneo, descritto come una “grande tenda di pace”. Durante l’inaugurazione, ha enfatizzato l’importanza di considerare il Mediterraneo non solo come un confine fisico, ma come un laboratorio di pace e dialogo. Le parole di Zuppi hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di cambiare la narrativa attuale, che è spesso dominata da conflitti e tensioni.
Il cardinale ha sottolineato che la pace non può essere solo una responsabilità locale, ma deve coinvolgere l’intera Europa. “L’immigrazione è un problema europeo, non soltanto italiano”, ha sostenuto, evidenziando come il Mediterraneo sia una porta d’ingresso per molti, non solo per l’Italia. Il messaggio è chiaro: è fondamentale che l’Europa mostri solidarietà e un senso di responsabilità verso tutti i paesi che si affacciano su questo mare.
L’importanza dell’impegno sociale e della fratellanza
Nel suo discorso, Zuppi ha ribadito l’urgenza di affrontare la violenza e le guerre che affliggono il nostro tempo. “Se non cambiamo questo mondo pieno di conflitti, saranno i giovani a distruggere noi”, ha avvertito, invitando tutti i presenti a riflettere sulle proprie responsabilità . La chiamata all’azione è stata accompagnata da un appello a “salvare la vita”, ponendo la dignità umana al centro delle politiche e delle azioni quotidiane.
L’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, ha ulteriormente accentuato l’importanza della pace, interrogandosi su come sia ancora possibile “uccidere in nome di Dio e benedire strumenti di guerra”. Queste provocazioni hanno aperto una discussione su come la Facoltà Teologica possa fungere da incubatore per “artigiani di pace”, formando futuri leader capaci di costruire società basate sul dialogo e l’accettazione.
La chiusura dell’evento ha lasciato un forte messaggio: creare un futuro diverso richiede l’impegno attivo di tutti. La Facoltà Teologica di Napoli si propone come un luogo di formazione non solo intellettuale, ma anche sociale e spirituale, promuovendo valori che possono contribuire a rendere il Mediterraneo e il mondo intero più pacifici e solidali.