Michel Platini, ex presidente della UEFA e leggendario calciatore di Juventus e Francia, ha condiviso le sue opinioni sul mondo del calcio in un’intervista esclusiva a SportMediaset. Le sue dichiarazioni toccano temi rilevanti, come l’uso della tecnologia in campo e il valore dell’arbitraggio umano. Con un passato ricco di successi e una carriera dedicata alla promozione del calcio, le sue parole suscitano un’attenzione particolare, specialmente in un’epoca in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale nello sport.
Michel Platini esprime chiaramente il suo disaccordo riguardo all’uso del VAR . Secondo lui, questa tecnologia ha portato a una diminuzione del dibattito tra i tifosi, un aspetto che considera essenziale per il calcio. Platini sottolinea come il VAR non dovrebbe cogliere il cuore del gioco, ma piuttosto risolvere solo alcune situazioni specifiche. Secondo l’ex presidente UEFA, il VAR dovrebbe essere utilizzato esclusivamente in caso di goal e fuorigioco, situazioni in cui gli arbitri possono avere difficoltà a prendere decisioni chiare a causa di fattori visivi e angolazioni.
L’applicazione del VAR, invece, in altre situazioni di gioco, come i falli, è un aspetto che Platini giudica problematico. Rivendica che le decisioni più complesse, come quelle relative ai falli, devono rimanere in capo agli arbitri, persone attrezzate per interpretare le dinamiche di gioco e l’intensità degli eventi sportivi. La tecnologia, quindi, non dovrebbe sostituire il giudizio umano, ma piuttosto integrarsi in modo misurato e ragionato.
L’ex calciatore ha anche commentato il cambiamento del dibattito attorno al calcio, evidenziando come l’introduzione del VAR abbia alterato il modo in cui i tifosi interagiscono con il gioco. Platini insiste sul fatto che il calcio deve rimanere un gioco di emozioni, dove il dialogo attorno a decisioni e episodi disputati è parte integrante dell’esperienza. In un contesto in cui gli eventi sportivi vengono monitorati e analizzati in tempo reale, il rischio è che i tifosi possano sentirsi distaccati o meno coinvolti.
Secondo Platini, per mantenere viva la passione degli spettatori, è fondamentale preservare il dibattito sportivo, visto come un arricchimento non solo per il pubblico ma anche per il miglioramento delle dinamiche sul campo. Essere d’accordo o in disaccordo su decisioni arbitrali stimola conversazioni e opinioni, alimentando l’atmosfera calcistica e l’identità dei tifosi. La tecnologia, sebbene utile in alcune occasioni, non deve sopprimere il confronto autentico che si genera attorno al calcio.
Un altro aspetto che emerge dalle dichiarazioni di Platini è il ruolo cruciale che gli arbitri svolgono nel mondo del calcio moderno. L’ex fuoriclasse considera fondamentale la formazione e il rispetto per gli arbitri, i quali devono essere pronti e capaci di gestire situazioni di alta pressione nel corso delle partite. A suo avviso, un arbitraggio di qualità è essenziale per il corretto svolgimento delle gare, e per questo motivo il VAR non dovrebbe sostituire, ma piuttosto supportare l’arbitro nel suo compito. La fiducia negli arbitri deve essere mantenuta intatta, e il ricorso al VAR deve servire a confermare l’autorità delle decisioni di campo, non a metterla in discussione.
Platini invita a trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione, in modo che la tecnologia migliori l’esperienza calcistica per tutti, senza snaturare l’essenza del gioco. L’obbiettivo dovrebbe essere quello di rendere il calcio un’esperienza più fluida e interessante, pur rispettando la storicità e la cultura dell’arbitraggio. La missione deve rimanere quella di garantire un calcio pulito, emozionante e coinvolgente, mantenendo vive le discussioni e le passioni che lo circondano.