Nelle acque del Mediterraneo, due episodi drammatici hanno coinvolto migranti in cerca di salvezza verso le coste europee. A circa cento miglia dalla Calabria, una barca a vela si è ribaltata, lasciando una cinquantina di migranti dispersi. Nel frattempo, al largo della Libia, a sud di Lampedusa, 51 persone a bordo di un’imbarcazione in difficoltà sono state salvate dalla nave Nadir, sebbene dieci persone non abbiano potuto essere salvate e siano state ritrovate senza vita.
Un’indagine condotta dalla Bbc ha rivelato atti drammatici compiuti dalla guardia costiera greca nel Mediterraneo, che hanno causato la morte di molti migranti nel corso di tre anni. In un caso in particolare, nove migranti sono stati deliberatamente gettati in mare, perdendo la vita a causa di quest’azione. L’inchiesta, che ha analizzato 15 incidenti avvenuti tra maggio 2020 e maggio 2023, ha portato alla luce una serie di casi in cui i migranti hanno raccontato di essere stati costretti a lasciare le imbarcazioni e abbandonati in mare aperto dalla guardia costiera greca.
Nel frattempo, un mercantile è intervenuto per prestare soccorso a un’altra imbarcazione in difficoltà al largo della Calabria, trasferendo i 12 migranti sopravvissuti su un’unità della Guardia Costiera. Il gruppo è stato poi condotto a Roccella Ionica, ma durante l’intervento di salvataggio è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna che era finita in mare. Sono state avviate le ricerche delle persone ancora disperse in mare, nel tentativo di garantire la massima assistenza possibile in questa situazione di emergenza.