L’avvio di campionato del Milan ha sorpreso tutti, e non in senso positivo. Con solo 2 punti conquistati in tre partite, la squadra rossonera, affidata al tecnico Paulo Fonseca dopo l’addio di Stefano Pioli, si trova in una situazione difficile. Questo scoraggiante esordio ha messo sotto i riflettori la squadra, creando aspettative che sembrano quasi impossibili da soddisfare. La sosta che sta per arrivare potrebbe essere un’opportunità per riflettere e riorganizzarsi, ma nel frattempo si rincorrono i parallelismi con l’andamento dell’anno scorso del Napoli, guidato da Rudi Garcia.
Il Milan ha aperto la nuova stagione con un inizio da incubo. Delle 3 partite disputate, la squadra non è riuscita a ottenere nemmeno una vittoria, accumulando solo 2 punti. Oltre all’assenza di successi, le prestazioni in campo non rispecchiano affatto le aspettative, con una squadra che appare disorientata e poco incisiva. L’assenza di un gioco coeso e funzionale ha alimentato le critiche sia da parte dei tifosi che degli analisti. Come se non bastasse, l’inerzia di queste prestazioni ha aperto un dibattito sulla scarsa adattabilità del tecnico portoghese, rispetto al suo predecessore.
Molti si chiedono se Fonseca sia in grado di adattarsi alle esigenze del club e sfruttare al meglio il potenziale di giocatori del calibro di Leao e Theo Hernandez. L’assenza di vittorie incide profondamente sul morale del gruppo, e il rischio è che la pressione crescente generi ulteriori frustrazioni in un ambiente già teso. La squadra si prepara ora ad affrontare la pausa, con l’obiettivo di recuperare la serenità e riorganizzare le idee per affrontare la seconda parte del campionato.
Il dibattito negli ambienti sportivi è quasi inevitabile, e i confronti tra Fonseca e Rudi Garcia, ex tecnico del Napoli, sembrano sempre più frequenti. Entrambi sono stati considerati seconde o terze scelte dai loro rispettivi club, e hanno mostrato un impeto simile nel tentativo di imprimere una propria visione tattica alle loro squadre. Tuttavia, mentre l’entusiasmo iniziale potrebbe sembrare promettente, i risultati sul campo raccontano un’altra storia: il Milan attuale sembra più lontano dai suoi obiettivi di gioco rispetto alla squadra di Garcia.
L’analisi condotta dal direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, mette in luce come le prime fasi della gestione Fonseca sembrino rispecchiare quelle di Garcia a Napoli. Nonostante il potenziale, il tentativo di azzerare le gerarchie all’interno della squadra sembra non aver dato i frutti sperati. Le varie scelte strategiche, come il tentativo di evitare di appoggiarsi solo sui nomi noti, potrebbero aver destabilizzato ulteriormente un gruppo bisognoso di certezze.
Con il continuo accumulo di poche soddisfazioni in classifica, la pressione nei confronti di Fonseca aumenta. Molti tifosi rossoneri si trovano a discutere sull’opportunità di continuare con l’attuale allenatore o valutare alternative. Il club, intanto, è chiamato a gestire anche le aspettative di una piazza storica come quella milanista, che pretende risultati tangibili e un gioco di qualità. La sensazione è che l’insoddisfazione di tifosi e addetti ai lavori non possa essere ignorata a lungo.
Il futuro del tecnico portoghese, dunque, è appeso a un filo sottile. La sosta potrebbe rivelarsi un momento cruciale nella sua stagione, poiché la dirigenza dovrà decidere se continuare a fidarsi del progetto attuale o se intraprendere una pista diversa. Come già accaduto in passato con allenatori in situazioni simili, la pazienza dell’ambiente potrebbe presto esaurirsi.
Nonostante le difficoltà, è importante non tralasciare il potenziale dei singoli giocatori. Il Milan dispone di risorse tecniche e umane di elevato livello, ma finora non è riuscito a esprimere il proprio valore. Se, da un lato, il bagaglio di talento non è in discussione, dall’altro l’abilità di Fonseca di integrare questi elementi in un gioco produttivo sarà determinante per il futuro del club. La sfida per il mister consiste ora nel recuperare fiducia e motivazione, creando un’atmosfera serena per i giocatori nelle partite successive.
La partita di ritorno dalle pause in programma sarà cruciale: il Milan dovrà dimostrare di saper reagire e affrontare le sfide con determinazione. Così facendo, il club rossonero avrà l’opportunità di invertire la rotta e abbandonare il pesante fardello di un avvio disastroso.