Con l’incontro di martedì sera tra Milan e Napoli, previsto per le 20.45, si torna a parlare di una delle rivalità più accese del calcio italiano, in un contesto particolare. Gli azzurri, assenti dalle competizioni europee per la prima volta dopo quattordici partecipazioni consecutive, si presentano all’appuntamento con un significativo vantaggio in classifica. Questa situazione, insieme a diverse assenze tra le fila rossonere, contribuisce a creare un’atmosfera di attesa per i tifosi. La partita di questo turno infrasettimanale, quindi, rappresenta un banco di prova cruciale per entrambe le squadre.
Il Napoli si trova attualmente in testa alla classifica di campionato, con un margine di +4 punti sull’Inter, concorrente diretta per il titolo. Questa posizione offre una certa serenità agli azzurri, poiché possono affrontare i rossoneri senza la pressione di dover inseguire. Il Milan, invece, arriva all’incontro dopo aver saltato la nona giornata di campionato a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno coinvolto Bologna. Per questa sfida, la squadra sarà priva di Theo Hernandez e Reijnders, entrambi squalificati, il che complica ulteriormente i piani dell’allenatore.
La partita rappresenta un’importante opportunità per il Napoli di consolidare la propria leadership, mentre il Milan avrà la necessità di dimostrare il proprio valore nonostante le difficoltà. Le scelte tattiche e le strategie adottate dai rispettivi allenatori saranno decisive in un contesto di alta competitività.
Il 25 novembre 1979, in una situazione di nebbia fitta che avvolse San Siro, si consumò un episodio che è rimasto impresso nella storia del calcio italiano. In quell’occasione, il match tra Milan e Napoli, valido per la decima giornata di campionato, fu sospeso dall’arbitro Bergamo a causa della scarsa visibilità. Lo strano espediente adottato di prolungare il match fino al secondo minuto della ripresa, sul punteggio di 0-0, scatenò non poche polemiche dall’utenza, dato che non erano previsti rimborsi per i tifosi.
In quel frangente, il Milan presentò una novità storica: per la prima volta, i nomi dei calciatori erano stampati sulla maglia. Questa innovazione, sebbene di corta durata, segnò un passo significativo nel design delle divise, prima di essere reintrodotta ufficialmente nel campionato 1995/96. La partita, recuperata il 12 dicembre dello stesso anno, non fu ripresa come di consueto dal 50esimo minuto, ma dall’inizio, seguendo una regola ben diversa da quella attuale.
Il recupero della partita iniziò con entrambi i team con grandi ambizioni. I rossoneri avevano bisogno di una vittoria per rimanere in corsa per il titolo, mentre il Napoli cercava di allontanarsi dalla zona retrocessione. L’andamento del match fu ricco di colpi di scena, con il Napoli che prese il comando al 65° minuto grazie a una splendida rete di Filippi. Tuttavia, la risposta del Milan fu immediata, con Ferrario che, nella frenesia del gioco, realizzò un autogol, riaprendo le sorti dell’incontro.
La partita si decise al 75°, quando Marino siglò il 1-2 che regalò i tre punti al Napoli, evento celebrato con entusiasmo dai numerosi tifosi presenti a San Siro. Questo incontro segna la storia tra queste due squadre, essendo il Napoli riuscito a ottenere un clamoroso terzo successo consecutivo a San Siro, avvenimento che si ripeté in momenti successivi, culminando con la vittoria dello scudetto tra il 2020 e il 2023.
Concludendo questa importantissima cornice storica, è interessante notare come nel campionato 1979/80 il Napoli avesse chiuso in decima posizione, mentre il Milan, nonostante un buon terzo posto, sprofondò in Serie B a causa di un controverso scandalo legato alle scommesse. La storia e la rivalità tra queste due squadre continuano a essere scritte, arricchite da episodi e sfide che sono parte integrante del patrimonio calcistico italiano.