Il Milan torna a far parlare di sé, lasciandosi alle spalle il ko subito a Firenze, e conquista una preziosa vittoria per 1-0 contro l’Udinese al ‘Meazza‘ il 19 ottobre. Con questo successo, la squadra rossonera ottiene il quarto trionfo nelle ultime cinque gare di campionato, mantenendo alta la tensione nella corsa per le posizioni di vertice della Serie A. Chukwueze si dimostra decisivo, ma non mancano emozioni e tensioni nell’arco di una partita intensa, nella quale il Milan ha dovuto difendere il risultato nonostante l’inferiorità numerica.
I rossoneri partono con il piede sull’acceleratore, mostrando da subito un buon possesso palla e trame offensive ben orchestrate. Appena all’8′, l’azione si anima grazie a Pavlovic, che lancia Okafor sulla sinistra. Lo svizzero entra in area e prova a colpire, ma la parata di Okoye è efficace. Il Milan continua a premere e al decimo minuto è ancora Okafor a proporsi: il suo passaggio per Reijnders viene intercettato da Bijol, salvando momentaneamente l’Udinese.
Il momento cruciale della partita arriva al 13’, quando Chukwueze porta il Milan in vantaggio. Okafor, in grande forma, vegetta il suo avversario, si accentra e scarica per Pulisic, il quale, attirando l’attenzione della difesa avversaria, offre il pallone all’ex Villareal. L’attaccante nigeriano colpisce con precisione, insaccando l’1-0 per i padroni di casa. In seguito, l’Udinese prova a reagire: al 18′, Ehizibue si fa vedere con un tiro che non impensierisce Maignan.
Verso la mezz’ora, il Milan subisce un colpo duro: Reijnders viene espulso per un fallo da ultimo uomo su Lovric. La decisione dell’arbitro Chiffi, confermata dal Var, lascia il pubblico di San Siro in un’atmosfera di incredulità e proteste. Dopo l’espulsione, Fonseca decide di non effettuare sostituzioni, adattando la formazione in un 4-4-1, con Pulisic a supporto di Fofana.
Il secondo tempo si apre con un cambio per il Milan, che inserisce Musah al posto di Okafor, riorganizzando il proprio assetto. Il passaggio del primo tempo ha cambiato di fatto le dinamiche in campo: l’Udinese avanza e cerca di concretizzare la propria superiorità numerica. Dopo dieci minuti dalla ripresa, Ehizibue è pericoloso con una conclusione di testa che, però, termina alta.
L’Udinese continua a spingere, e intorno al quarto d’ora del secondo tempo si accende una mischia in area del Milan. Kabasele resta a terra dopo un contatto aereo, mentre dall’altra parte Morata prova a servire una palla per un’azione personale. La tensione cresce, e gli allenatori iniziano a muovere i loro panchinari.
Fonseca decide di rinforzare il centrocampo e al 16′ fa entrare Kamara. La partita diventa frizzante, con l’Udinese che cerca di approfittare di ogni occasione per pareggiare; Lovric lamenta un fallo di mano di Pavlovic, che viene giudicato regolare dall’arbitro.
Nel corso della partita, il Milan, pur essendo in inferiorità numerica, riesce a mantenere una certa solidità. Al 30′, Abraham viene sostituito dopo una strepitosa standing ovation del pubblico, ma prima che possa lasciare il segno, il match continua a rimanere in bilico. Pulisic si ritrova in un’ottima posizione per raddoppiare, ma la sua ribattuta si spegne tra le braccia di Okoye.
Le occasioni non mancano, ma la classe dei portieri tiene il punteggio invariato. L’Udinese entra spesso in area, ma i tentativi di Kabasele, che trova più di una volta la testa per un colpo di testa, sono vanificati dalla precisione della difesa milanese. Quando, finalmente, il portiere del Milan respinge una conclusione di Ekkelenkamp, Kabasele trova il gol, che viene tuttavia annullato per fuorigioco.
La tensione aumenta mentre si avvicina il fischio finale; il Milan resiste agli attacchi incessanti degli avversari, mentre la squadra ospite continua a cercare segnali positivi per il pareggio. I rossoneri, pur digerendo un finale di gara complicato, portano a casa tre punti fondamentali, raggiungendo l’Inter al secondo posto in classifica, mentre l’Udinese rimane a quota 13 punti.