Nel contesto della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha promosso un incontro dal titolo “Gli strappi della violenza: riflessioni e azioni“. Durante l’evento, il presidente del Comitato Unico di Garanzia, Patrizia Steca, ha condiviso importanti dettagli sull’apertura di un nuovo sportello volto a fornire supporto alle vittime di violenza. Questo progetto, benché complesso e in fase di sviluppo, si avvale della collaborazione di due storici centri milanesi, evidenziando un’importante sinergia tra istituzioni e realtà consolidate nel settore.
L’apertura del nuovo sportello di Milano non è stata un’iniziativa sbrigativa, ma frutto di un processo attentamente studiato. Patrizia Steca ha messo in luce come, fin dall’inizio, si sia scelto di non improvvisare. In un campo così delicato come quello dell’assistenza alle persone vittime di violenza, è fondamentale basarsi su risorse esperte. Per questo motivo, il CUG ha deciso di coinvolgere professionisti già attivi nei centri CADMI e SVS, piuttosto che formare personale interno senza l’adeguata esperienza.
Entrambi questi centri sono noti per la loro lunga storia di supporto e assistenza, e mettono a disposizione persone professionisti con una formazione specifica sui temi della violenza di genere e della tutela delle vittime. Tale scelta strategica non solo migliora la qualità del servizio offerto, ma garantisce anche una risposta adeguata e tempestiva alle necessità delle donne che si rivolgono allo sportello.
La cooperazione tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e i centri CADMI e SVS segna un passo significativo nella lotta contro la violenza alle donne. L’incontro registrato consente ai professionisti dell’Università di sondare, attraverso il confronto e il dialogo, strategie efficaci e best practices da implementare. L’interazione con realtà consolidate permette di costruire un ponte tra l’accademia e il lavoro sul campo, creando opportunità per approfondimenti e ricerche pertinenti.
Questo tipo di alleanza è cruciale non solo per ottimizzare le risorse, ma anche per garantire che le azioni intraprese siano veramente al servizio delle vittime di violenza. La sinergia tra diverse istituzioni offre anche un buon esempio di come la comunità possa unirsi in un fronte comune contro un problema sociale così radicato e complesso, come la violenza di genere.
L’apertura di questo sportello è anche un’importante occasione per sensibilizzare l’intera comunità milanese riguardo alla violenza contro le donne. Durante il dibattito organizzato dall’Università, si è discusso non solo delle misure concrete da intraprendere, ma anche dell’importanza della formazione continua per chi opera in questo campo. La formazione è un aspetto cruciale, che non solo prepara il personale a gestire situazioni critiche e delicate, ma contribuisce anche a creare un clima di fiducia e sicurezza per le vittime.
Steca ha evidenziato come l’evoluzione della società e la crescente consapevolezza dei diritti delle donne richiedano un’adeguata preparazione di tutti gli operatori degli sportelli e delle strutture di supporto. Non è sufficiente offrire un servizio: è essenziale che le persone coinvolte siano in grado di affrontare le situazioni con empatia, professionalità e competenza, garantendo un approccio multidisciplinare e integrato.
Forte di queste premesse, lo sportello si presenta come un’importante novità per Milano, un aiuto concreto per le donne e, al contempo, un passo avanti nel percorso di emancipazione e rispetto dei diritti umani.