Nella cornice di Milano Home, evento fieristico dedicato all’arredamento, è stata svelata una preziosa teiera a forma di cigno risalente al ‘700. Questa opera d’arte, frutto di un lavoro di recupero da frammenti di vecchie stampe analizzati tramite intelligenza artificiale, rappresenta un perfetto esempio della raffinatezza della porcellana napoletana. La manifestazione, in corso fino al 26 gennaio, ha attirato l’attenzione non solo per l’oggetto d’arte, ma anche per il background culturale che racchiude.
La teiera del ‘700: un simbolo della tradizione manifatturiera
La teiera in mostra è parte di una collezione storica della Real Fabbrica di Capodimonte, una delle istituzioni più rinomate in Italia per la fabbricazione della porcellana. Qui, la tradizione si intreccia con l’innovazione, dando vita a opere uniche che raccontano secoli di storia. Valter Luca De Bartolomeis, direttore del polo artistico Caselli e della Fabbrica, spiega come questo servizio da tè sia una celebrazione non solo del design, ma anche del lavoro artigianale che distingue Capodimonte. La sfida principale è stata quella di innovare rispettando il patrimonio culturale che rende inconfondibile la produzione di porcellana in questa regione.
Vivacità e attenzione al dettaglio caratterizzano ogni pezzo esposto. Di fianco alla teiera, il pubblico può ammirare altre creazioni che, pur mantenendo forme tradizionali, presentano caratteristiche moderne e innovative, attuando una sorta di fusione tra passato e presente che arricchisce il patrimonio artistico italiano. La presenza di un centro di ricerca e di un’Academy dedicata suggella l’impegno della Real Fabbrica per il futuro della porcellana.
Il ruolo della scuola di Capodimonte: una rarità in Italia
La scuola dedicata alla porcellana presso la Real Fabbrica di Capodimonte è unica nel suo genere in Italia. Con l’evolversi del panorama educativo, molti istituti si sono trasformati in licei artistici affinando le tecniche di design, mentre qui la tradizione della lavorazione della porcellana continua a prosperare. De Bartolomeis ha sottolineato l’importanza di formare artigiani in grado di continuare una tradizione millenaria. Questa formazione non offre solo competenze pratiche, ma ha anche un impatto significativo sulle vite di molti giovani del territorio.
Molti studenti, provenienti da zone come Scampia e Secondigliano, trovano la loro opportunità di riscatto attraverso l’arte della ceramica e della porcellana. L’Academy non è solo un luogo di apprendimento, ma un faro di speranza per chi cerca un futuro diverso. La reputazione della scuola di Capodimonte si basa sul suo approccio integrato alla formazione e sulla collaborazione con le aziende locali, creando un ponte tra tradizione e mercato.
Milano Home: un palcoscenico per l’artigianato italiano
Oltre alla teiera e agli altri pezzi storici, Milano Home offre uno spaccato dell’artigianato italiano contemporaneo con la partecipazione di 600 brand, tra aziende storiche e nuovi atelier. Si possono scoprire realità come quella calabrese che, dal 1966, fonde antichi disegni tessili con tecniche moderne. Ogni stand regala spunti e idee per apprezzare il patrimonio culturale italiano, rivelando la capacità degli artigiani di reinventarsi mantenendo viva la tradizione.
Tra le creazioni, anche originali porta-babà, alzatine e vasi che sfoggiano un design ibrido, con influenze varie che spaziano dalla tradizione al surrealismo. La varietà dei pezzi esposti suggerisce che la ricerca dell’innovazione va di pari passo con il rispetto per la storia. Milano Home non è solo una fiera: è un viaggio attraverso l’artigianato, la creatività e il patrimonio culturale italiano che invita tutti a riscoprire il valore delle tradizioni rinnovate.
Il visitatore ha l’opportunità di esplorare ogni angolo di questo evento, scoprendo storie affascinanti dietro ogni creazione, tessendo un legame tra il passato e il futuro di questo fantastico territorio.