La Mini Globe Race sta per prendere il via, promettendo di offrire emozioni uniche nel mondo della vela. Questo evento, con partenza programmata per il prossimo 28 dicembre, si preannuncia come un’importante sfida per i partecipanti. Si tratta di una regata che punta a celebrare le imprese nautiche in solitaria, ispirandosi alle storie di avventurieri del passato, come quella di John Guzzwell e la sua leggendaria barca, il Trekka.
La materia e la forma della Mini Globe Race
La Mini Globe Race è stata concepita dal famoso avventuriero Don McIntyre e rappresenta una nuova classe di imbarcazioni: i miniscafi progettati per la competizione e per affrontare grandi traversate. Queste barche, lunghe 5,80 metri, sono costruite in compensato marino e resina epossidica, ma presentano un piano velico e appendici moderni. Il disegno e la progettazione sono curati dall’architetto nautico polacco Janusz Maderski, che ha puntato su un design minimalista ma altamente performante. La caratteristica principale di queste imbarcazioni è il loro basso dislocamento, solo 700 kg, che permette di affrontare le onde e il vento dell’oceano in modo efficace.
I costi per l’edificazione di un miniscafi di questo tipo si aggirano attorno ai 30.000 euro, un prezzo che, se paragonato ai budget milionari delle regate più famose, si presenta piuttosto accessibile. La Mini Globe Race offrirà anche un’opportunità di riscaldamento, poiché i concorrenti parteciperanno a una transatlantica che li condurrà da Lagos, in Portogallo, a Antigua, con tappe a Lanzarote. Questa competizione è una sorta di prima prova in vista della vera e propria circumnavigazione che inizierà il 23 febbraio.
La sfida della circumnavigazione: il percorso
Con partenza da Antigua, la Mini Globe Race prevede un affascinante itinerario che porterà i concorrenti a esplorare diverse location esotiche. I regatanti navigheranno verso Panama, Mistery Island, Tahiti, Tonga, Fiji e di ritorno a Darwin, per poi toccare Cocos, Mauritius, Durban e Cape Town. La rotta si concluderà con un passaggio da St Helena e Recife, prima di tornare a Antigua. Questa avventura oceanica tocca le acque calde dell’equatore, evitando punti critici come Capo Horn, ma non senza sfide, dato che il mare aperto non perdona mai.
McIntyre, fondatore della regata, ha voluto enfatizzare il significato di questo evento, affermando che mentre molti potrebbero ritenere la sfida impossibile, la Mini Globe Race rappresenta un’opportunità realistica per i velisti di mettere alla prova le proprie abilità . La flotta, composta da soli quindici equipaggi di due donne e tredici uomini, avrà a disposizione un parapiglia di talenti, tutti accomunati dalla passione per la vela.
Un’eredità nautica: il tributo a John Guzzwell
Una delle peculiarità di questa edizione della Mini Globe Race è il tributo a John Guzzwell, storico navigatore solitario, scomparso lo scorso agosto. Guzzwell, il cui Trekka ha tracciato rotta nei mari tra il 1955 e il 1959, era un’icona nel mondo della vela e ha ispirato generazioni di avventurieri. Costruito da lui stesso, il Trekka misurava poco più di sei metri e rappresentava simbolicamente l’inizio di una nuova era nella navigazione solitaria.
Nella Mini Globe Race, l’eredità di Guzzwell non viene solo commemorata, ma continua a ispirare i partecipanti. Il suo viaggio, documentato nel libro “Trekka Round the World”, rimarrà un faro per coloro che intraprenderanno questa avventura. Con Guzzwell come patrone della regata, gli organizzatori puntano a mantenere viva la sua essenza nella storia della navigazione.
La Mini Globe Race trascende la semplice competizione, divenendo un legame tra il passato e il futuro della vela, strutturando una comunità di navigatori che, sfidando gli oceani, continueranno a sognare e a costruire nuove storie da raccontare.