Il Mondiale juniores di nuoto in acque libere, tenutosi dal 5 all’8 settembre sulla splendida spiaggia di Mugoni ad Alghero, ha segnato un’edizione senza precedenti. Quasi 300 atleti provenienti da 40 nazioni hanno partecipato all’evento, dimostrando un enorme entusiasmo e interesse per questa competizione giovanile. Con un’affluenza straordinaria e la bellezza mozzafiato del paesaggio sardo, la manifestazione ha rappresentato un momento cruciale per il nuoto di fondo e ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti i partecipanti.
risultati straordinari per l’italia
La classe del team azzurro
La squadra italiana, guidata da Stefano Rubaudo e Roberto Marinelli, ha chiuso il campionato con risultati notevoli, conquistando il secondo posto nella classifica generale con 159 punti, solo quattro punti dietro gli Stati Uniti. Il medagliere per l’Italia ha visto l’assegnazione di due medaglie d’argento e tre di bronzo, confermando la forza e la competitività del nuoto di fondo italiano. È un risultato che offre un motivo di ottimismo per i prossimi eventi, in particolare le Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Medaglie e prestazioni individuali
Tra le gare principali, la 10km ha portato due medaglie per l’Italia. Nel maschile, Vincenzo Caso ha ottenuto un bronzo, mentre l’oro è andato al francese Velly e il polacco Wozniak ha fatto registrare il secondo posto. La competizione femminile ha visto Chiara Sanzullo, sorella dei noti fondisti Mario e Pasquale, recuperare fino a conquistare un argento, superata solo dalla statunitense Stuhlmacher. La greca Makri ha completato il podio.
Nelle altre categorie, ci sono stati ulteriori successi per la compagine italiana, con Mahila Spennato che ha conquistato un bronzo nella 5 km dietro la statunitense Hansen e l’ungherese Bartalos. Nella 7.5 km, Davide Grossi ha portato a casa un secondo posto, mentre nel femminile la vittoria è andata alla statunitense Weinstein, seguita da Martinez e Nagy.
nuove competizioni e format emozionanti
La 3 km Knock Out Sprint: una novità adrenalinica
Quest’edizione ha introdotto una nuova gara, la 3 km Knock Out Sprint. Questo formato innovativo ha previsto una serie di eliminazioni, iniziando con un round di 1500 metri, dove la metà dei partecipanti è stata eliminata. La semifinale, ridotta a 1000 metri, ha ulteriormente accorciato il gruppo, con i finalisti che hanno vissuto un’emozionante competizione sui 500 metri. Il giapponese Tsujimori ha conquistato la vittoria, seguito dal greco Kakoulakis e dal francese Velly.
Le staffette: un finale spettacolare
L’intenso programma di gare si è concluso con le staffette. Nella 4x1500m per la categoria 14-16 anni, l’Ungheria ha trionfato, seguita da Germania e Italia, con una staffetta composta da Bagaglini, Spennato, Aloisi e Tammaro. Nella 4×1500 open, la Francia ha primeggiato, mentre gli Stati Uniti e la Spagna hanno completato il podio, con l’Italia al quarto posto grazie a Sanzullo, Terlizzi, Cinquepalmi e Caso.
un evento sostenibile e corale
La mascotte “Ajo” e il messaggio di sostenibilità
Per questa edizione dei Mondiali juniores, il comitato organizzatore ha presentato “Ajo”, una mascotte giovane e accattivante, che incarna le tradizioni sarde e il mondo acquatico. Ajo ha per l’occhio l’invito a partecipare e ad esplorare questo evento unico.
Riconoscimenti per gli sforzi organizzativi
Danilo Russu, presidente della Federnuoto Sardegna, ha condiviso la soddisfazione per il successo dell’evento e ha ringraziato le istituzioni locali per il supporto ricevuto. Un aspetto cruciale evidenziato da Russu è stata la sostenibilità dell’evento, che ha avuto un impatto ambientale nullo. Per i rifornimenti degli atleti sono stati utilizzati materiali biodegradabili, mantenendo la tutela dell’ambiente come priorità.
Un’edizione memorabile, che ha trovato una sintesi perfetta tra sport e sostenibilità, consolidando il ruolo della Sardegna come una delle location ideali per eventi di questa portata.