Il MonteruscelloFest, una delle manifestazioni gastronomiche e musicali più attese dell’anno, ha chiuso i battenti con un successo straordinario. In due serate, l’evento ha registrato la vendita di 2.391 biglietti, offrendo un mix di cultura, divertimento e solidarietà. La raccolta fondi, destinata a Telethon, ha raggiunto la cifra record di 108.404 euro, un segno tangibile della generosità della comunità e dell’efficacia dell’iniziativa. Nel corso di questo articolo esploreremo i dettagli del festival, i risultati ottenuti e l’impatto positivo sulla ricerca scientifica.
Un’edizione da record: numeri e successi
Vendite e partecipazione
Il MonteruscelloFest è riuscito a attrarre un pubblico significativo, grazie a una programmazione accattivante e alla partecipazione attiva delle comunità locali. Con 2.391 biglietti venduti nelle due serate, l’evento non solo ha superato le aspettative degli organizzatori, ma si è anche affermato ulteriormente come punto di riferimento per eventi simili in zona. Il numero di partecipanti è cresciuto considerevolmente rispetto alle edizioni precedenti: l’anno scorso, per esempio, erano stati venduti meno di 1.500 biglietti, testimoniando così una crescita continua e costante.
Un sostegno concreto alla ricerca
L’aspetto più significativo di questo festival risiede nel suo scopo benefico. A mezzanotte, i promotori dell’evento, Daniele Testa e Giovanni Tammaro, hanno consegnato un assegno a Telethon, sottolineando l’importanza della solidarietà. L’importo di 108.404 euro rappresenta un traguardo storico, più del doppio di quanto raccolto nella scorsa edizione e un chiaro esempio di come la generosità possa concretizzarsi in aiuti tangibili per la ricerca sulle malattie rare.
L’incremento significativo delle donazioni, passato dai 20.000 euro nel primo anno agli attuali 108.404 euro, indica che il MonteruscelloFest non è solo un evento di intrattenimento, ma un’opportunità per contribuire a una causa vitale. Queste risorse finanzieranno progetti di ricerca che mirano a trovare diagnosi e cure per malattie rare ancora sconosciute, un’area da sempre trascurata nella sanità.
Il commento degli organizzatori e il futuro dell’evento
Emozione e volontà di fare del bene
Gli organizzatori dell’evento, Daniele Testa, titolare del ristorante Punto Nave, e Giovanni Tammaro, presidente di Confagricoltura Napoli, hanno espresso la loro emozione per i risultati ottenuti. Hanno dichiarato di essere grati per l’accoglienza ricevuta e per la partecipazione attiva della comunità, riconoscendo il potenziale di Monteruscello e dei suoi abitanti nel favorire eventi di questo tipo.
“Hanno fatto scattare in tante persone la voglia di fare del bene,” hanno aggiunto, rimarcando l’importanza di questi eventi per la creazione di legami sociali e culturali. La loro visione prevede di continuare a crescere e migliorare, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più persone e raccogliere fondi in aiuto di chi ne ha bisogno.
Prospettive per il futuro
Con la straordinaria risposta ottenuta, il futuro del MonteruscelloFest appare luminoso. Gli organizzatori hanno già in programma di continuare su questa strada, rendendo l’evento un appuntamento fisso nel calendario delle manifestazioni locali. La volontà è quella di ampliare ulteriormente la partecipazione e aumentare la raccolta fondi, mantenendo sempre il focus sulla solidarietà e sull’importanza della ricerca scientifica.
L’esperienza positiva di quest’anno potrebbe attrarre anche artisti di calibro maggiore, creando occasioni di visibilità non solo per il festival, ma anche per il territorio. L’interesse crescente di sponsorizzazioni e collaborazioni potrebbe garantire una stabilità economica e un impatto sociale ancora più significativo in futuro.