La tragica scomparsa di Valeria Ventaglio, una madre di 40 anni, ha scioccato la comunità locale, portando a una protesta che ha bloccato la circolazione in via Marina. La donna è stata investita da un’auto pirata dopo aver accompagnato i suoi figli a scuola, diventando così la 21esima vittima di incidenti stradali dall’inizio dell’anno. Le donne del quartiere, unite nel dolore e nella rabbia, si sono riunite per esprimere la loro indignazione verso un sistema che non garantisce sicurezza ai pedoni e una viabilità adeguata.
Questa mattina, circa cinquanta residenti si sono radunati in via Sant’Erasmo prima di dirigersi verso il luogo in cui Valeria ha perso la vita, proprio davanti al parcheggio Brin, lungo via Alessandro Volta. La manifestazione è stata segnata da un misto di dolore e frustrazione, con molti abitanti del quartiere che hanno denunciato l’alta pericolosità della zona. “L’auto andava fortissimo”, ha affermato una residente, esprimendo la propria incredulità e rabbia per la dinamica dell’incidente. Altri partecipanti hanno sottolineato la preoccupazione per la sicurezza, affermando che “via Marina è usata come una pista di Formula 1”, un chiaro richiamo alla velocità e alla mancanza di rispetto delle regole da parte di molti automobilisti.
La protesta ha visto anche momenti di tensione, quando alcuni automobilisti hanno cercato di forzare il blocco. I manifestanti hanno scelto con attenzione quali veicoli fermare, permettendo il passaggio solo a mezzi di emergenza e trasporto pubblico. “C’è voluta un’ora perché una volante della polizia si fermasse per darci ascolto”, ha dichiarato una delle manifestanti, evidenziando la difficoltà di dialogo con le forze dell’ordine.
Il trauma lasciato dalla tragedia ha colpito profondamente i bambini e gli abitanti del quartiere. Una madre ha descritto lo stato di shock dei piccoli: “È morta una persona del quartiere, come fosse una zia per loro”, aggiungendo che molti ragazzi ora hanno paura di andare a scuola da soli, preoccupati dalla velocità con cui le auto sfrecciano lungo la strada. È evidente che la comunità non solo piange la perdita di Valeria, ma si trova anche a dover affrontare una crescente ansia riguardo alla sicurezza personale e collettiva in un’area in cui gli incidenti sembrano essere all’ordine del giorno.
Secondo le statistiche, gli incidenti stradali sono una preoccupazione crescente. “Ci sono stati casi di persone investite in pieno giorno, anche mentre aspettavano alla fermata dell’autobus”, ha spiegato Vincenzo Murro, presidente del Comitato cittadino Sant’Erasmo, mettendo in luce la necessità urgente di un intervento da parte delle autorità competenti.
Durante la manifestazione, i residenti hanno espresso richieste chiare alle autorità: l’installazione di dissuasori di velocità, una maggiore presenza della polizia e il ripristino della funzionalità dei semafori, spesso malfunzionanti. “Questi segnali funzionano un giorno sì e uno no”, ha denunciato una manifestante, chiedendo l’implementazione di misure più efficaci per garantire la sicurezza stradale.
La protesta ha portato a un incontro con Maria Caniglia, presidente della Quarta Municipalità, che ha ascoltato attentamente le preoccupazioni dei residenti. Il consigliere comunale Luigi Musto ha confermato che gli uffici competenti sono stati informati e che si terrà una riunione in Prefettura per affrontare il problema. “Ciò che sarà deciso lo stabiliranno i tecnici, ma è certo che qualcosa dovrà essere fatto”, ha dichiarato Musto, sottolineando l’urgenza di mettere in atto misure concrete per salvaguardare i pedoni e ripristinare la sicurezza nelle strade del quartiere.