La notizia della scomparsa di Burt, il celebre coccodrillo d’acqua salata che ha preso parte al film cult “Mr. Crocodile Dundee“, ha scosso non solo il mondo del cinema, ma anche gli amanti della fauna selvatica. Burt è stato un simbolo dell’Australia e della sua cultura, un personaggio che ha affascinato generazioni di spettatori. La sua vita, lunga oltre novanta anni, è un racconto di avventura che si intreccia con quello di un’icona cinematografica. La sua morte segna la fine di un’era, lasciando un vuoto nel cuore di chi lo ha amato e ammirato.
La carriera cinematografica di Burt: un’icona del cinema australiano
Nel 1986, Burt ha fatto il suo ingresso nel grande schermo nel film “Mr. Crocodile Dundee“, diretto da Peter Faiman e interpretato da Paul Hogan, il quale vestiva i panni di Michael J. Mick Dundee. Insieme all’attrice Linda Kozlowski, che interpretava Sue Charlton, Burt ha dato vita a scene memorabili, contribuendo al successo travolgente del film. La storia, che si snoda tra l’entroterra australiano e le strade di New York, ha catturato l’immaginazione del pubblico, rendendo Burt non solo un coccodrillo, ma un protagonista a sua volta.
Da questo film sono nati due sequel, “Mr. Crocodile Dundee 2” e “Crocodile Dundee 3“, cementando ulteriormente il suo status di icona. Burt ha rappresentato l’anima selvaggia dell’Australia, contribuendo a rendere il coccodrillo d’acqua salata un simbolo della cultura australiana. Ogni volta che compariva sullo schermo, attirava e affascinava gli spettatori con la sua presenza imponente e il suo carattere audace, elementi che lo hanno reso un personaggio indimenticabile.
La vita di Burt presso Crocosaurus Cove
Dopo la sua carriera cinematografica, Burt è stato accolto nel Crocosaurus Cove di Darwin, un centro di attrazione per rettili e acquari dove ha vissuto dal 2008. Qui, il personale lo ha descritto come un animale audace e unico nel suo genere. La sua personalità distintiva e il suo temperamento focoso gli hanno guadagnato il rispetto non solo dei custodi, ma anche dei visitatori che venivano da tutto il mondo per vedere questa meraviglia della natura.
Il comunicato ufficiale diffuso dal centro ha sottolineato il legame speciale che Burt aveva con tutti coloro che lavoravano a stretto contatto con lui. Le sue dimensioni impressionanti e la sua presenza imponente erano impressionanti durante i pasti, momento in cui mostrava tutta la sua forza e potenza. Burt era visto come una vera e propria forza della natura, capace di incantare chiunque fosse in sua presenza.
Un addio a un simbolo della fauna salvatica
La morte di Burt, avvenuta serenamente nel fine settimana, ha suscitato un’ondata di commozione sia tra i dipendenti del Crocosaurus Cove che tra i fan. Con un’età stimata di oltre novanta anni, la sua scomparsa segna la fine di un capitolo significativo nella storia del coccodrillo d’acqua salata. Burt rappresentava molto più di un semplice animale: era un simbolo vivente di una cultura e di un modo di vivere.
Il coccodrillo d’acqua salata può vivere fino a settant’anni se non di più in cattività , rendendo Burt un caso eccezionale. Per onorare la sua memoria, l’attrazione australiana prevede l’installazione di un cartello commemorativo, in modo che le generazioni future possano ricordare e apprezzare il suo impatto nel mondo della fauna e del cinema. Burt continuerà a vivere nelle memorie di chi lo ha conosciuto e negli aneddoti legati alle sue indimenticabili apparizioni sul grande schermo.