La morte di Vittorio Granillo ha lasciato un vuoto nel panorama del sindacalismo di base e di classe in Italia. Granillo, cofondatore dello Slai Cobas, è deceduto a Napoli, segnando la scomparsa di un leader emblematico che ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti dei lavoratori. Insieme a Mara Malavenda e Antonio Tammaro, ha dato vita a un movimento che ha saputo affrontare le sfide del mondo del lavoro, portando avanti battaglie fondamentali per la giustizia sociale e la dignità dei lavoratori.
Vittorio Granillo non era solo un sindacalista ma una vera e propria icona del movimento operaio. Fondatore dello Slai Cobas nei primi anni ‘90, ha rappresentato un punto di riferimento per molti lavoratori, in particolare per quelli dell’Alfa Sud, dove era impiegato. La sua lotta per la parità di genere, contro la precarietà del lavoro e per la difesa della sanità e della previdenza pubblica ha avuto un impatto duraturo. In un’epoca in cui il mondo del lavoro iniziava a cambiare radicalmente, Granillo ha saputo raccogliere e dare voce alle istanze di chi spesso veniva dimenticato.
Il suo attivismo lo portò a subire più di un licenziamento, ma ogni volta veniva reintegrato grazie al sostegno dei compagni e alle lotte collettive. Questo spirito di solidarietà ha caratterizzato le sue battaglie, trasformando il sindacato in un rifugio di organizzazione e resistenza. Le sue azioni hanno contribuito a segnare il confine tra il lavoro dignitoso e le pratiche lavorative ingiuste.
Sotto la guida di Vittorio Granillo, lo Slai Cobas ha ottenuto significative vittorie legali che hanno rafforzato la posizione del sindacato. Nei tribunali, il movimento ha confermato la nazionalità dell’azione sindacale, sostenendo che le lotte per i diritti dei lavoratori non devono subire le conseguenze dell’accordo del 14 gennaio 2014, noto per le sue restrizioni ai diritti sindacali. Le sentenze favorevoli della Corte di Cassazione hanno segnato un traguardo cruciale per un gruppo di sindacati operanti nella base, che hanno potuto continuare la loro azione a favore dei lavoratori senza temere ripercussioni legali.
Granillo ha anche mirato a portare il conflitto sociale nelle istituzioni, collaborando con i Cobas per l’autorganizzazione. Questa strategia ha rappresentato un elemento di novità, permettendo al sindacato di affermare la sua voce anche nei contesti politici, specialmente durante le discussioni legislative riguardanti le prime leggi di deregulation del lavoro, come il pacchetto Treu. La presenza di Granillo nei corridoi del potere ha rappresentato un passo avanti significativo per il sindacalismo di base, che ha potuto rivendicare diritti e chiedere tutele.
La comunità sindacale si prepara a dare l’ultimo saluto a Vittorio Granillo. Lo Slai Cobas ha organizzato una camera ardente per permettere a tutti di rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita ai diritti dei lavoratori. L’evento avrà luogo giovedì 19 dicembre in via Nuova del Campo, civico 51, Doganella, Napoli, dalle ore 9:00 alle 17:00. Sarà un momento di raccoglimento e di celebrazione della vita e dell’eredità di Granillo. La sua memoria vivrà attraverso le battaglie che ha condotto e l’impatto che ha avuto sulla vita di tanti lavoratori.
Il sindacalismo italiano ha perso una figura di spicco, ma le sue idee e il suo impegno continueranno a ispirare le generazioni future nella lotta per un lavoro dignitoso e giusto. La comunità si stringe attorno alla famiglia e ai compagni di lotta in questo momento di dolore, riconoscendo il valore delle sue azioni e la passione con cui ha difeso i diritti di tutti.