La pallacanestro italiana piange la scomparsa di Vittorio Pomilio, un importante ex giocatore che ha indossato la maglia della Nazionale tra il 1957 e il 1960. Con una carriera avviata in un periodo cruciale per il basket italiano, Pomilio si è distinto non solo come atleta, ma anche come padre e nonno, lasciando un’impronta indelebile nella storia del basket e nei cuori dei suoi cari.
Una carriera che ha forgato la storia del basket
Vittorio Pomilio è nato il 6 maggio 1933 a Francavilla al Mare, una cittadina in provincia di Chieti. Giovanissimo, ha avviato la sua carriera nella pallacanestro, un percorso che l’avrebbe portato a diventare un membro dell’élite di questo sport. Ha esordito giovanissimo, attirando l’attenzione dei talent scout. La sua capacità di giocare in vari ruoli, combinata con un’ottima visione di gioco, lo ha reso un elemento chiave in ogni squadra in cui ha giocato.
Nella sua carriera, ha avuto esperienze con diverse squadre, tra cui la Stella Azzurra Roma, la Società Cestistica Mazzini di Bologna e la Libertas Pescara. Questi club gli hanno fornito l’occasione di mettere in mostra il suo talento e di affermarsi come un atleta di primo piano. Ha accumulato nel complesso 19 presenze con la Nazionale italiana, segnando 64 punti durante le competizioni.
Un patrimonio familiare nel basket
Vittorio Pomilio non è solo un nome nella storia del basket, ma anche un pilastro per la sua famiglia. Era il padre di Amalia Pomilio, anch’essa ex giocatrice e allenatrice di pallacanestro. La passione per questo sport si è ovviamente trasmessa di generazione in generazione, visto che Vittorio è anche il nonno di Luca e Simone Fontecchio, entrambi atleti di successo noti nel panorama cestistico italiano e internazionale.
La sua eredità nel basket è duplice: da una parte, il suo contributo come giocatore e dall’altra, l’impatto che ha avuto nel formare i futuri talenti che rappresentano l’Italia nel mondo della pallacanestro. Il legame tra Vittorio e i membri della sua famiglia che continuano a giocare e a insegnare il gioco è un chiaro esempio di come la passione e il talento possono essere ereditati.
Le parole di cordoglio della comunità cestistica
La morte di Vittorio Pomilio ha suscitato una reazione commossa all’interno della comunità della pallacanestro. Giovanni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, ha espresso il suo cordoglio e ha affermato di abbracciare simbolicamente i figli di Pomilio: Malì, Maria Vittoria ed Enzo, insieme ai nipoti Luca e Simone. Queste parole evidenziano il rispetto e la stima che Pomilio ha guadagnato nel corso della sua vita e della sua carriera.
Il funerale di Pomilio non sarà solo un momento di lutto, ma anche una celebrazione di una vita dedicata alla pallacanestro. La comunità si unirà per riconoscere il suo contributo indimenticabile a questo sport, immergendosi nei ricordi e nei momenti iconici che ha vissuto.
La figura di Vittorio Pomilio rimarrà viva non solo nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto, ma anche nella storia del basket italiano, dove ha lasciato un segno indelebile.