L’incontro tra Napoli e Parma, terminato con un’accesa controversia arbitrale, ha attirato l’attenzione non solo per gli eventi sul campo, ma anche per le decisioni del direttore di gara, Federico Tremolada. Un episodio su tutti ha catalizzato l’interesse: il rigore inizialmente assegnato al Napoli e successivamente revocato. Le analisi della moviola, evidenziate dal Corriere dello Sport, pongono interrogativi sul protocollo VAR e sulla correttezza delle scelte fatte durante la partita.
La moviola: un’analisi dettagliata delle decisioni arbitrali
Il contesto dell’incontro
La partita tra Napoli e Parma, oltre a essere un confronto tra due squadre che puntano a obiettivi differenti in campionato, si è rivelata un banco di prova per l’arbitro Tremolada. Accade spesso che le decisioni arbitrali siano messe in discussione, soprattutto quando gli episodi in campo diventano decisivi. Nel caso specifico, l’attenzione si è concentrata su un fallo di Suzuki su Neres, con dinamiche che hanno creato confusione tra gli spettatori e gli appassionati nei giorni successivi al match.
Il fallo di Suzuki e la conseguente espulsione
L’episodio chiave si è verificato al 67′ minuto, quando Suzuki, in una manovra difensiva, è entrato in contatto con Neres. L’arbitro Tremolada ha inizialmente valutato il contatto come falloso, mostrando un secondo cartellino giallo all’anziano giocatore del Parma, portandolo quindi all’espulsione. Tuttavia, la dinamica dell’azione ha sollevato dubbi. Sebbene Suzuki avesse effettivamente toccato il pallone, il movimento successivo – caratterizzato da un piede sollevato e diretto verso il corpo di Neres – ha sollevato interrogativi sull’applicazione delle norme disciplinari.
Diversi esperti di arbitraggio e i commentatori sportivi hanno analizzato questo episodio, sottolineando che in situazioni di minor severità l’arbitro avrebbe potuto concedere una On Field Review piuttosto che punire direttamente con l’espulsione. Tremolada, dunque, ha preso una decisione che, in assenza di precedenti ammonizioni, avrebbe potuto risultare più giustificabile con l’ausilio del VAR, che avrebbe potuto suggerire un’analisi più approfondita.
La controversa decisione sul rigore al Napoli
Il momento del rigore e la successiva revoca
Il secondo grande tema discusso nella moviola riguarda il rigore che inizialmente era stato concesso al Napoli e che è successivamente stato revocato, dopo un consulto VAR. L’episodio si è verificato due minuti dopo l’espulsione, quando Almqvist e Giovanni Simeone si sono contesi il pallone in area. Qui, Tremolada ha giudicato il contatto tra i due giocatori come falloso a favore del Napoli, concedendo un penalty.
Tuttavia, il VAR, guidato dal collega Di Bello, ha rapidamente richiesto a Tremolada di visionare l’azione al monitor. L’accertamento dell’arbitro al VAR ha messo in evidenza che il contatto era ambiguo e che entrambi i giocatori erano in corsa per il pallone nello stesso momento, rendendo complessa la determinazione di una chiara infrazione.
Le immagini mostrate non hanno fornito risposte univoche, sollevando ulteriori dubbi e generando discussioni tra tifosi e analisti. Il richiamo al monitor ha portato Tremolada a revocare il rigore, ma le motivazioni di questa decisione non sono state chiare e hanno creato un clima di incertezza, non solo sui social media, dove i tifosi hanno espresso dissenso, ma anche sulle testate giornalistiche, che hanno nel tempo commentato ogni dettaglio dell’episodio.
Considerazioni finali sull’arbitro Tremolada
Il livello di sufficienza nell’operato
A seguito delle analisi condotte da Corriere dello Sport e da vari esperti di giustizia sportiva, l’operato di Tremolada è stato valutato con una sufficienza. Tuttavia, è chiaro che la sua gestione della partita, in particolare riguardo agli episodi chiave, ha generato perplessità . La rimozione del rigore e l’espulsione di Suzuki rimangono punti di forte discussione, implicando l’importanza di una formazione continua per gli arbitri, soprattutto nell’uso del VAR.
Le decisioni arbitrali influenzano non solo il risultato di un match, ma anche la percezione dei tifosi e delle squadre nei confronti della giustizia sportiva. L’esperienza di Napoli-Parma ricorda che, in uno sport come il calcio, ogni azione può rivelarsi decisiva e l’interpretazione di tali momenti gioca un ruolo fondamentale nella dinamica del gioco stesso.