Napoletano confessa di essere un serial killer: arrestato un badante per la morte di quattro anziani

Un episodio inquietante ha scosso la città di Caserta, dove un uomo di 48 anni si è presentato presso la caserma dei carabinieri per confessare una serie di omicidi. Mario Eutizia, un badante originario di Napoli, ha raccontato di aver provocato la morte di quattro anziani di cui si occupava, gettando le autorità in uno stato di allerta e avviando un’indagine approfondita sulle sue affermazioni. La confessione ha scatenato un’ondata di preoccupazione e interrogativi sia tra gli investigatori che tra i familiari delle vittime.

La tragica confessione al piantone

La dichiarazione di Mario Eutizia

Mario Eutizia si è recato alla caserma dei carabinieri di Caserta spinto da una casualità geografica che ha portato alla sua autodenuncia. Varcata la soglia della caserma, si è rivolto al piantone confessando con disarmante franchezza di essere un’assassino. Questo gesto ha subito attirato l’attenzione degli investigatori, che hanno avviato un’indagine immediata. Il 48enne ha descritto se stesso come un badante a domicilio, una figura che nel suo racconto ha sottolineato di aver operato con uno scopo “nobile”, ossia quello di aiutare gli anziani in difficoltà.

Il racconto delle vittime

Eutizia ha affermato di aver assistito diversi anziani, ammettendo di aver somministrato loro dosi eccessive di farmaci sedativi e antidolorifici, determinando così il loro decesso. Secondo quanto dichiarato, i suoi crimini avrebbero avuto inizio nel 2014, quando avrebbe causato la morte di due persone a Latina. Dopo un periodo di astinenza da atti omicidi, la sua scia di morte sarebbe ripresa nel dicembre 2023 a Casoria, con Luigi Di Marzo, un 88enne, e nel marzo 2024 a Vibonati con Gerardo Chintemi, un 95enne.

Dinamiche degli omicidi

Modalità operative

Secondo il racconto del badante, la scelta di agire in questo modo era motivata dalla sua convinzione di “aiutare” le vittime. Eutizia ha dichiarato agli investigatori di essere in grado di far passare quelle morti come conseguenze naturali delle patologie di cui i suoi pazienti erano affetti. I carabinieri hanno eseguito indagini approfondite per verificare la veridicità delle affermazioni dell’uomo, e dalle indagini preliminari è emerso che le ultime due morti corrispondevano effettivamente alla narrazione di Eutizia.

Reazioni delle autorità

Alla luce degli elementi raccolti, il sostituto procuratore Annalisa Imparato ha disposto l’arresto di Mario Eutizia con l’accusa di omicidio volontario aggravato da premeditazione e dalla minorata difesa delle vittime. Durante l’interrogatorio, il badante ha ribadito di sentirsi tormentato dalla coscienza, affermando di non voler più continuare a uccidere. È stato così trasferito presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Un passato criminale inquietante

Precedenti penali di Eutizia

Dai controlli effettuati dai carabinieri è emerso che Mario Eutizia non è nuovo a problematiche legali. L’uomo ha una serie di precedenti penali per reati contro il patrimonio, tra cui truffa, furto e danneggiamento. Un episodio inquietante è emerso in seguito alla sua confessione, relativo al furto dell’auto di uno degli anziani di cui aveva riconosciuto l’omicidio, avvenuto dopo il decesso della vittima. La somma di questo passato criminale e le recenti gravissime accuse potrebbe portare a un’indagine ben più ampia sulle sue attività illecite e sulla sua condotta nel settore dell’assistenza sociale.

La vicenda di Mario Eutizia non solo getta ombre sulla figura del badante, ma solleva interrogativi profondi sui sistemi di verifica e controllo delle persone che operano con gli anziani. Le autorità continueranno a indagare per comprendere l’intera portata di questa drammatica situazione e per garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili.

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Redazione