Il 29 dicembre 2024, il PalaVesuvio di Ponticelli si preparerà ad ospitare un evento di grande rilevanza per la città di Napoli, in vista delle celebrazioni del Capodanno 2025. Sotto il titolo “Napoli canta contro la malaciorta“, questo grande spettacolo rappresenta il punto di partenza di una lunga serie di festeggiamenti in occasione dell’arrivo del nuovo anno, che sarà caratterizzato dalla musica e dalla cultura. Promosso e finanziato dal Comune di Napoli, l’evento si spera possa attrarre un vasto pubblico di appassionati di musica e cultura locale, rinnovando l’impegno della città nel celebrare la propria tradizione musicale e i suoi artisti.
Un aspetto fondamentale dell’evento è la fusione di due importanti progetti che celebrano la diversità e la storia musicale di Napoli. Il primo, “Napoli canta. La musica napoletana tra radici e futuro“, è curato da C’MoN Produzioni e celebra due significativi anniversari: i 90 anni dalla scomparsa di Salvatore Di Giacomo e i 25 anni dalla morte di Fabrizio De André. Entrambi gli artisti hanno avuto un significativo impatto sulla scena musicale e culturale, e il loro legame con Napoli è profondo e indissolubile.
Grazie agli arrangiamenti di Paolo Del Vecchio ed Ernesto Nobili, il pubblico avrà l’opportunità di vivere un viaggio attraverso la canzone napoletana. Gli arrangiamenti comprendono sei brani della tradizione di Libero Bovio, Raffaele Viviani e Salvatore Di Giacomo, così come sei canzoni di De André, adattate in napoletano da Gianni Del Vecchio. Un ensemble di cinque musicisti, che utilizzerà anche strumenti musicali storici, darà vita a queste emozionanti melodie. Sul palco si esibiranno nomi illustri come Arisa, Enzo Gragnaniello, e Francesco Di Bella, garantendo una serata ricca di talento e passione.
La seconda parte della serata inizierà alle 22.30 e sarà dedicata alla celebrazione dei 50 anni di carriera di ‘E Zézi gruppo operaio, un collettivo musicale la cui storia è intrecciata con quella delle lotte per i diritti dei lavoratori. Originario di Pomigliano d’Arco, il gruppo ha saputo utilizzare la musica come strumento di resistenza, abbracciando le tradizioni orali e i ritmi delle tammurriate e delle tarantelle.
La loro musica non è solo intrattenimento; rappresenta un vero e proprio documento della storia sociale e culturale della regione. Con un linguaggio vivace, caratterizzato da ironia e irriverenza, ‘E Zézi affronta tematiche importanti come la dignità delle minoranze e i diritti di genere. La loro proposta musicale ha reso il gruppo una voce importante delle rivendicazioni sociali, dimostrando come l’arte possa essere un potente veicolo di cambiamento.
La serata vedrà la partecipazione di numerosi artisti, tra cui il maestro Peppe Barra, e il rapper-poeta Luca Zulù Persico dei 99 Posse. Tra gli ospiti ci sarà anche Pietra Montecorvino, che porterà la sua voce calda e potente, e i Bisca, noti per il loro contributo alla scena musicale innovativa degli anni ’80 e ’90. Inoltre, Ettore Castagna, antropologo, arricchirà l’evento con il suo expertise sulla cultura calabrese.
Per chiunque desideri partecipare, l’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento posti, permettendo così a molte persone di assistere a questo spettacolo eccezionale. La scelta di non applicare un costo di ingresso riflette l’intento del Comune di Napoli di coinvolgere quante più persone possibile, favorendo l’accesso alla cultura musicale.
Questa manifestazione non è solo un evento di Capodanno, ma un’opportunità per riflettere sulla ricca tradizione musicale di Napoli, facendo rivivere l’eredità artistica dei grandi maestri e rendendo omaggio alle storie di lotta e resistenza. Il PalaVesuvio, il 29 dicembre, diventerà un palcoscenico felice per una nuova annata da accogliere, in un’atmosfera di festeggiamenti che unisce il passato, il presente e il futuro della musica napoletana.