Dal 23 novembre 2024, il LAPIS MUSEUM di Napoli ospiterà una mostra memorabile che celebra l’arte impressionista con l’esposizione di 150 opere di artisti di fama internazionale. Questa mostra rappresenta un’occasione unica per gli amanti dell’arte, offrendo opere rare provenienti da collezioni private che normalmente non sono visibili al pubblico. La mostra, che ha debuttato a Roma in occasione del 150° anniversario dell’Impressionismo, si propone di esplorare come i cambiamenti sociali e tecnologici abbiano influenzato il panorama artistico dell’epoca.
L’evento è inserito sotto il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania, a conferma della rilevanza culturale di questa iniziativa. La curatela è affidata a Vittorio Sgarbi, figura di spicco nel panorama artistico italiano, coadiuvato da Stefano Oliviero. La selezione delle opere include pezzi iconici di artisti come Claude Monet, Édouard Manet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Gustave Courbet e molti altri. La varietà degli artisti rappresentati testimonia la ricchezza e la diversità del movimento impressionista, che ha segnato una svolta cruciale nella storia dell’arte.
Sebbene la mostra presenti un’ampia gamma di opere impressioniste, va notato che sono assenti le opere di artiste di rilievo come Berthe Morisot, Mary Cassatt e Eva Gonzalès, che hanno contribuito in modo significativo al movimento. Nonostante questa mancanza, ci si augura che nel futuro possano essere organizzate esposizioni dedicate a queste importanti figure femminili, che meritano di essere riconosciute e celebrate per il loro eccellente contributo.
La mostra, intitolata “Gli impressionisti e la Parigi di fin de siècle”, ha l’obiettivo di illustrare come i rapidi cambiamenti sociali e tecnologici del periodo abbiano avuto un impatto significativo sul mondo dell’arte. Con l’avvento dell’industrializzazione, l’elettricità, la fotografia e il cinema, la società ha vissuto una trasformazione radicale che è riflessa nelle opere degli impressionisti. Questi artisti non si sono limitati a rappresentare la realtà, ma l’hanno reinterpretata attraverso un nuovo linguaggio visivo, caratterizzato dall’immediatezza e dall’irregolarità.
Il termine “impressionismo” trae origine dalla critica mossa dal critico francese Louis Leroy nei confronti di Monet, il quale espose il suo celebre dipinto “Impressione, levar del sole”. Questa critica, avvenuta in occasione della prima mostra autogestita del 1874, è stata accolta dagli artisti come un’onore, dando origine a un nuovo movimento che ha sfidato le convenzioni artistiche dell’epoca. Gli impressionisti, infatti, hanno rotto con i rigidi standard accademici, proponendo un’arte che si avvicina maggiormente all’esperienza visiva e alla spontaneità.
Il movimento impressionista ha segnato una frattura con le tradizionali tecniche artistiche e ha aperto la strada a nuovi modi di percepire e interpretare il mondo. Gli artisti sperimentarono con la luce e il colore, utilizzando pennellate visibili per catturare l’essenza del momento. Questo approccio, che si concentra sull’osservazione diretta della natura, ha permesso di esprimere una gamma di emozioni e sensazioni in modo innovativo.
La mostra “Gli impressionisti e la Parigi di fin de siècle” rappresenta dunque un’importante opportunità per scoprire opere meno note di grandi maestri, che catturano l’ineffabile bellezza di un istante irripetibile. I visitatori avranno modo di immergersi nell’atmosfera della Parigi di fine secolo, esplorando come gli impressionisti abbiano saputo trasformare la luce e il colore in un linguaggio artistico nuovo.
Dal 23 novembre 2024 al 27 aprile 2025, il LAPIS MUSEUM si trasformerà in un punto di riferimento per la cultura, offrendo l’accesso a opere iconiche di un movimento che continua a influenzare artisti e spettatori di tutto il mondo. Attraverso questa esposizione, Napoli si prepara ad accogliere un’importante pagina della storia dell’arte, celebrando l’eredità duratura degli impressionisti.