Napoli affonda nella classifica dell’ecosistema urbano: 103ma posizione nel 2024

Il report annuale “Ecosistema urbano”, realizzato da Legambiente e Ambiente Italia, ha nuovamente messo in evidenza le difficoltà ambientali delle province italiane. Questa edizione, che segna l’anniversario numero 31, ha delineato un quadro scoraggiante per Napoli, la quale si posiziona al 103mo posto, evidenziando un trend negativo che persiste nel tempo. La graduatoria si basa su ben 20 parametri, analizzati attraverso dati comunali aggiornati al 2023 e statistiche relative a diversi ambiti come la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti.

La situazione ambientale di Napoli: un quadro preoccupante

Nell’analisi diffusa, Napoli ha ottenuto un punteggio di 33.2, ben lontano dai risultati delle città più virtuose. Reggio Emilia si aggiudica il titolo di città più green con un punteggio di 80.66, seguita da Trento e Parma. La situazione della Campania, di cui Napoli è capoluogo, non è migliore, con Benevento al 60mo posto e Avellino al 66mo.

Vari aspetti della qualità della vita cittadina si sono deteriorati. La qualità dell’aria ha subito un notevole peggioramento, con livelli di inquinamento che influenzano negativamente la salute pubblica. Allo stesso tempo, i consumi idrici sono in aumento, contribuendo a una gestione inefficiente delle risorse. La raccolta differenziata, un indicatore fondamentale della sostenibilità urbana, non presenta segnali di miglioramento e resta uno dei problemi irrisolti della città.

Inoltre, i trasporti pubblici evidenziano una situazione sempre più critica, con un’offerta che non riesce a soddisfare le esigenze dei cittadini. I dati mostrano anche un incremento delle vittime della strada, segnalando un’urgenza nell’affrontare le problematiche legate alla mobilità. Napoli si classifica 101ma per quanto riguarda le piste ciclabili, sottolineando la carenza di infrastrutture che promuovano modalità di trasporto sostenibili. Le isole pedonali, gli spazi verdi e la presenza di alberi sono ulteriori fattori che contribuiscono a un’immagine tutt’altro che positiva della città.

Come è stata stilata la classifica e quali sono i parametri considerati

La graduatoria di “Ecosistema urbano” si basa su un sistema di punteggio che assegna un valore a ciascuno dei 20 indicatori considerati, variabile da 0 a 100. Ogni indicatore viene pesato in modo diverso, contribuendo così al punteggio finale della città. La mobilità rappresenta il 24% dell’indice totale, seguita da parametri come la qualità dell’aria , la gestione dei rifiuti e l’acqua .

Gli indicatori utilizzati per stilare questa lista non si limitano a dati generali, bensì includono quelli specifici delle politiche locali. Infatti, il 47% degli indicatori analizzati si basa su politiche comunali, a differenza del 25% che proviene da dati statali. Ciò significa che un impegno attivo da parte delle amministrazioni locali gioca un ruolo cruciale nel migliorare la posizione di una città. Inoltre, le città che si distinguono in termini di politiche innovative e risultati raggiunti ottengono un punteggio addizionale, incentivando così azioni proattive verso un ambiente urbano più sostenibile.

Un’importante novità per il prossimo anno sarà l’introduzione di un nuovo parametro: l’impatto degli eventi climatici estremi. Questo elemento si rivela fondamentale in un contesto di crescente vulnerabilità alle variazioni climatiche e potrà influire significativamente sulla classifica delle diverse città italiane.

Il report porta così alla luce non solo le carenze, ma anche la necessità di un intervento urgente e mirato per migliorare la situazione ambientale nelle città, evidenziando l’importanza della collaborazione tra amministrazioni locali e cittadini.

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Redazione