Il Napoli continua a dominare la classifica di Serie A, ma non sono solo nomi di fama internazionale come Lukaku e Kvaratskhelia a risaltare nel roster. L’attenzione è rivolta su Alessandro Buongiorno, il difensore che rappresenta una vera e propria colonna portante della squadra guidata da Antonio Conte. L’acquisto di Buongiorno ha segnato un cambio di rotta per il club, imponendo un investimento significativo che promette di ripagare sul lungo termine.
L’acquisizione di Alessandro Buongiorno da parte del Napoli non è stata solo una questione di fortuna, ma il frutto di un investimento strategico da parte del presidente Aurelio De Laurentiis. Pagato 35 milioni di euro, con ulteriori 5 milioni in bonus, Buongiorno ha subito attirato l’attenzione per il suo potenziale e le sue performance di alto livello. Nonostante la cifra possa sembrare elevata, il Napoli ha scelto di puntare su un giocatore di 24 anni che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un pilastro della difesa.
La transazione ha comportato anche un significativo aumento dello stipendio di Buongiorno, che ora guadagna 2,5 milioni di euro a stagione, un incremento notevole rispetto ai 900.000 euro percepiti al Torino. Questa scelta non è stata casuale: il difensore aveva rifiutato altre offerte, inclusa quella dell’Atalanta, per rimanere fedele al progetto torinese. Tuttavia, la chiamata del Napoli si è rivelata decisiva, offrendo una nuova opportunità di crescita a livello professionale e personale.
In precedenza, il Torino aveva già pianificato una rapida sostituzione con Saul Coco ma, nonostante le prime apparizioni positive, Coco non ha mantenuto le stesse prestazioni del suo predecessore. In questo contesto, Buongiorno ha dimostrato di essere un acquisto essenziale per il Napoli, portando stabilità a una retroguardia che in passato ha sofferto di instabilità.
La presenza di Buongiorno in campo ha avuto un impatto notevole sulle prestazioni complessive del Napoli. Da quando è stato ingaggiato, il difensore ha totalizzato 990 minuti di gioco in 11 partite, dimostrando di essere un titolare indiscusso e non un semplice rincalzo. La sua unica assenza si è verificata in occasione della partita contro l’Hellas Verona, in cui il Napoli ha subito una sconfitta pesante per 3-0. Anche se questo esordio ha evidenziato alcune vulnerabilità, l’inserimento di Buongiorno ha successivamente contribuito a riassestare la squadra.
Da quel momento, il Napoli ha subito solo due gol nelle successive nove partite, un dato che evidenzia un miglioramento significativo nel reparto difensivo. Questo rendimento ha portato a una maggiore sicurezza e coesione tra i reparti, permettendo alla squadra non solo di gestire il gioco, ma anche di costruire un attacco più incisivo. Sebbene squadre come Atalanta e Inter abbiano potuto segnare, in generale, l’impatto di Buongiorno ha dato forma a una retroguardia decisamente più solida.
La sua capacità di leggere il gioco e di orchestrare i movimenti difensivi lo ha reso un elemento indispensabile nello schema di Conte, cimentandosi in situazioni di alta pressione senza mai perdere lucidità. Buongiorno non solo difende, ma guida il reparto con autorità, contribuendo a creare un ambiente di lavoro puzzolente prima dell’ultimo passaggio e della finalizzazione.
Con la sua dedizione e le sue qualità tecniche, Buongiorno non rappresenta semplicemente un acquisto significativo, ma è diventato un simbolo della rinascita del Napoli, capace di combattere ai vertici della classifica di Serie A e di aspirare a obiettivi sempre più ambiziosi.